In copertina «Abstract music background» @ sarininka – Fotolia.com
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2016
Prefazione
La silloge di Donatella Quintavalla, pervasa di soave lirismo, esprime fedelmente l’universo emozionale d’una donna che alimenta la sua visione con continue osservazioni del mondo circostante e con costante recupero memoriale che, a volte, si fa struggente.
La raccolta di poesie, in modo impeccabile, si intitola semplicemente “Note di vita”: e la volontà di illuminare le “occasioni” del vivere, di montaliana memoria, diventa colonna portante dell’intenzione lirica della poetessa, sempre protesa ad amalgamare le “forti” sensazioni della vita, gli sguardi alle suggestioni del mondo naturale ed i dolci ricordi che tracimano dal suo cuore.
Nel processo lirico le emozioni giungono come “sussurri”, che invadono l’animo ed avvolgono il cuore, in un fiorire di effervescenti slanci emozionali capaci di esaltare le più labili percezioni dell’esistere, fino a rendere palpabile il reiterato desiderio di “sogno”.
Il secondo tempo del percorso lirico si espande in una globalizzante osservazione della Natura, che riconduce a “colori ritrovati di una terra sempre amata”, al “profumo di casa” e al dolce immergersi nell’atmosfera della campagna, dai “margheritoni gialli” alle “mammole”, dalla leggera brezza che agita i verdi campi alle “magie” della luna.
Nell’ultimo tempo dell’evoluzione poetica di Donatella Quintavalla, si assiste ad una penetrante immersione nel recupero memoriale: in primo luogo, quando il pensiero corre ai ricordi delle figure della madre e del padre, con i suoi “occhi che sapevano parlare” e, in una seconda fase delle reminiscenze, alle famose sagre di paese, popolate da “volti allegri” e “tavole imbandite”, ornate di “tovaglie di bianca fiandra” e, infine, ad intensi frammenti di vita quotidiana con le immagini di “corse su argini tanto amati”, che incarnano, simbolicamente, il profumo del tempo.
Ecco allora che le stagioni della vita diventano momenti importanti del proprio esistere: le emozioni si amplificano, i desideri riaffiorano dal cuore, i ricordi accarezzano la pelle e vivono di nuova luce.
L’intero giacimento emozionale dell’esistenza si fa pienezza di vita con la consapevolezza che il ricordo porta alla luce il faticoso cammino, le gioie ed i dolori vissuti, le dolci lacrime ed i rimpianti, come le “occasioni rincorse” e le malinconie, seppur è evidente che, la visione poetica di Donatella Quintavalla, con la sua raffinata leggerezza nella versificazione, inconsciamente, desidera illuminare il proprio cammino con la magia della Parola lirica, come ad abbandonarsi al lento flusso esistenziale: in quel “tutto scorre”, è forte la volontà di cercare con il pensiero, che nasce dal profondo del cuore, gli spiragli luminosi che hanno irradiato i periodi della vita.
Massimo Barile