Pensieri
I miei pensieri cosa sono?
Sono soltanto lievi sussurri
nell’immensità della mente umana…
Mani…
Mani per donare amore
mani glaciali per morire
infuocate asperità di forza
delicate vibrazioni di dolcezza
…e le finestre battenti si chiudevano
dietro l’abisso della mia solitudine…
A chi m’aprì la via
porgo scintille d’amore
Quando anche l’ultima scintilla di vita
cadrà nel precipizio dell’oblio
il sole sbiancherà
e la sua luce…
irradierà dolore
Il cuore abbaglia il dolore
nella speranza di ciò che non c’è
Nel letto proibito ricerco…
tracce di te.
Così vulnerabile
il ricordo negato
frusta il mio cuore.
La presenza di lui mancata
m’acceca il cuore.
Un petalo purpureo
si posa
sulle tue ali bizzarre…
Chiedi
Chiedi alle mie mani
di piangere con te
ed esse suderanno dolore…
chiedi al mio spirito
di porgerti nuova vita
ed egli gronderà rugiada…
chiedi al mio animo
di aprirti la via
ed egli ti spianerà il sentiero…
chiedi al mio cuore
di vivere per te
ed egli gioiosamente
ti sorriderà d’amore…
Nel tempo
Rosso il tramonto
sul mare ondulato
luce greve tempestosa
di notte affannata
labbra turgide d’amore
infangato nel sale
inalterabile sigillo nel tempo
le nostre bocche incanutite…
Chimere di una vita
Le barche mute sono ferme
sull’acqua greve dello stanco fiume
che separa il domani dall’oggi, i sogni dalla realtà.
Il grigio cielo mesto mi riporta al presente,
su questa ferrovia chiassosa
sento il soffuso chiacchiericcio dei viaggiatori
da mille mondi e di mille colori
e la nauseabonda puzza dei corpi accalcati
sul treno delle illusioni e dei perché.
Il mio fine olfatto percepisce l’acre odore
di cibo riscaldato e di sudore,
degli umori umani
che risaltano sull’apatica folla
insonnolita e malinconica.
Musiche lontane spezzano la nebbia pesante
che avvolge il turbinio delle mie emozioni
ed il monotono rullare delle rotaie
culla la mia anima indolenzita
e le mie braccia dolenti.
Ed ancora il mio spirito ribelle crede nei sogni
ed ancora l’illusione dà forza al mio domani
e le voci fanciullesche dei miei bimbi
illuminano l’impervio sentiero
che costella la mia esistenza.
Gli spruzzi di neve
coprono caldamente la terra
ed i ciuffi verdi del grano
risalgono a nuova vita
dall’abisso sconosciuto ed oscuro.
E la morte è già dolore…
e le chimere riportano nuove speranze,
mi fanno abbracciare nuovamente
la vibrante risplendente esplosiva appassionante
vita…
Fenice
Un canto lontano sento vibrare nel mio cuore
come un ronzio improvviso abbraccia il mio animo
e focalizza la mia attenzione interiore…
un fuoco repentino che soffoca le nari
mi mostra la nuova realtà…
una fenice risplende al mio cospetto
rinata dalle ceneri nauseabonde
del suo cadavere macilento…
e come un sole abbagliante mi fa distogliere lo sguardo…
accecata e con gli occhi che lacrimano dolenti
tento di rimirarla
finché i miei sensi s’abituano a quella vista,
tentatrice di sapienza ancora sconosciuta…
il multicolore piumaggio argenteo sprizzante luce
mi spinge, come Tommaso incredulo,
ad avvicinare la mano per capire,
per comprendere il perché di tanto splendore
e sfiorare con le dita intimorite quel piumaggio
che come i petali di una rosa rossa profumata
palpita di tenerezza e vitalità rinnovata…
colgo l’attimo, e mi ritrovo risucchiata
in quella energia suadente e temibile,
nella bellezza impareggiabile del nuovo domani,
del futuro ancora da scrivere
con inchiostro indelebile sulla mia pelle,
arsa e assetata,
ma ancora desiderosa di energia,
di poesia, di colori odorosi e molteplici,
di esperienze luminose e gioiose,
di VITA!
Imbrunire
E la chiesa col campanile spento
emette note stupende
dal sapore nostrano
vibrando in sintonia con le cime degli alberi
piegate dalla brezza dell’imbrunire…
ed i caldi colori della terra
bruciata dal sole
sembra pennellata dal volo di uccelli
che come aquiloni naturali
portano gioia nel tramonto
polveroso dei campi arati
e odorosi di pioggia estiva…
Aria di casa
L’aria è diversa…
Le nari s’allargano per cogliere ogni profumo
che mi apre il cuore.
Lo iodio marino fa breccia nei polmoni
e l’odore di resina appaga per un attimo la mia nostalgia.
La salsedine sfiora la mia pelle ed io annuso le mie braccia
per stipare il ricordo estivo.
I cavalloni furenti devastano la spiaggia
ed il mio animo torturato
s’appaga al rumore potente del mare.
Il vento fresco sfiora il mio viso portando
una miscellanea di suoni lontani e d’altri tempi.
Apro le membra per cogliere ogni sensazione
che nascondo nel mio animo ribelle come un tesoro prezioso.
Ed il profilo della mia terra,
puntellato di pini all’orizzonte,
colpisce la mia voglia di tornare
mentre i peschi odorosi
spandono aromi dolciastri di casa.
Mondo mio
Ho voglia di non udire neppure
il rumore dei miei passi vaganti
sullo stradello ciottoloso del mare…
Ho voglia di non ascoltare più
il vocio inutile della gente
che non sa quello che dice…
Ho voglia di non sentire più
le risate a bocca aperta
degli stolti e degli ingrati…
Ho voglia soltanto di cogliere
le occasioni gioiose della vita
e godere dell’amore puro…
Ho voglia solo di afferrare il cielo
e farmi trasportare nel mio mondo
lontano e luminoso…
Ricordi
Ed ancora un tonfo al cuore mi coglie
al guardare i campi verdi della terra mia
ed ancora l’angoscia imperterrita
della lontananza dai cari
tormenta il mio animo
ed il desiderio cresce,
col rumore stridente di rotaie
e trattori cigolanti
al sole caldo
dell’estate romagnola…
la salsedine amarognola
sulla pelle ambrata
l’odore struggente dei campi falciati,
il mugghiare lento
delle pacate onde serali,
la frenesia dei ritmi di casa mia…
e la nostalgia che sempre più
con l’età che avanza
avvolge l’animo mio
e come un pugno nello stomaco
porta l’angosciante agonia
ad aumentare nel cuore mio
il desiderio di vicinanza,
di comprensione, di avere vicino
i genitori miei
sempre più incalza e s’appropria del mio Io.
Tornerò? Prima o poi lo farò!
Erinnerung
Le ombre s’attardano sulle tue acque
mandando perlacei riflessi soffusi
e nel calare della notte rimiro
la pacatezza del tuo fluire
e la mente vaga
e gli occhi chiudono il tuo sorriso
dentro al mio cuore
e le dolci rughe che segnano
il tuo leonino volto
riportano il mio animo
all’indelebile passato
ed il tuo viso bacio
con passione e desiderio di te
e l’allegria che trapela nel vedermi
rende gioioso l’incontro
e l’amore che trasuda dalla mia pelle
t’avvolge di felicità…
Ma tutto ciò è fuggito
ed ora trepido nuovamente
al solo pensarti…
ed una goccia assillante
segna il trascorrere dei miei giorni
ossessivamente ed ancora nell’attesa di te
ed il cuore mi si stringe in una fatale morsa
spremendo ogni succo vitale dal mio Essere
ed il ticchettio feroce del tempo
distrugge il mio animo
ed il desiderio di vita m’incupisce
divampando nel corpo e nella mente
con una rabbia leonina che sempre ed ancora
mi lega a te, mio struggente destino.