Una luce e la tua ombra
Una luce la tua ombra.
Là dove cade una foglia…
infrangi di alberi il dolore.
Sadico pendolare
dove nutrono radici
nascono e lasciano segreti…
Ma dove infrange una foglia
e su alberi il dolore
la sua luce…
la tua ombra.
Un poeta
D’inchiostro tingo la luna.
Su camici neri infrange una libera…
un romantico il suo limite.
D’inchiostro avvelena un verde.
Di fragile bianco traveste un’inutile…
del vagante la difesa.
D’inchiostro tutto posa…
di un deluso
la compiacenza.
Destini
Rosa rossa su libro nero
pianse ogni giorno
d’insonnia le tue notti.
Che una fervida luna
tuonò la tua condanna.
Impietosa guardò in segreto
il sorriso che rubò.
Spenta nel decoro
sussurrano pensieri,
di rancore avresti potuto
le tue spine seminare
l’odio coltivare.
Del tuo invece…
quando il momento
posò su te una farfalla
costringesti all’amor.
Una fervida luna
su libro nero.
Disagio
Infiocchettato da un educato disagio
sopra di me migrano uccelli,
spaventano i miei intenti.
Cade un’altra nuvola…
allego mestamente sul diario,
copertine identificano luoghi e nidi
sottratti al contagio.
È una densa foschia impalpabile
leggiadra dall’aria fischietta…
la mia solitudine.
…sbiadisce
Come la solitudine
ti vedo unico appiglio
sbiadisce…
impietosa mancanza.
Muscoli e grandi magazzini
a terra cammino
a salve i miei passi.
Canzoni e filastrocche
difese di una fuga
come la solitudine ti vedo
il mio unico appiglio
sbiadisce…
Qualcosa
Ogni giorno mi assiste e trafigge
l’inquieto sogno di volare.
Strane non escono parole…
dentro sento allibire
qualcosa.
Qualcosa dice umilia leggera
taglia, abbandona.
Sorride di vergogna qualcosa
non so trovare, qualcosa.
L’ombra di un ritratto
Polvere di nebbia
accompagna…
i miei passi.
Acqua caduta
di melma rivestita
un’ombra.
Distolgo ciondolante
di albero secolare
l’orizzonte…
Mescola i suoi rami
intrecciano pensieri.
Tra fango e nebbia
un ritratto,
del mio ritratto.
Presenza
Gocce di pioggia trasportavo
il vento la sera…
batte forte su
tetti e grondaie.
Nessuna luce
nessun letto
può riparare…
ulula scompare la sua ombra,
l’ombra del fiume.
Dove insinua la paura
Di fantasia riveste inquieta
una paura… la paura.
Mormora lontano dentro patisce
di lui/lei la presenza.
Un agguato la sua angoscia
bagna asciuga fragili ossa…
di fantasie rivestono
una paura
la paura.
Come foglie attendono
Le allegre foglie di marzo…
un gennaio qualsiasi
attende non so stare.
Di pioggia e giornali
riveste il lunedì un caffè,
soffia la vita la tua mano…
agita confonde d’inquieto
una felicità.
Che bagnato nella mente
impiglio…
ragnatele fantasma
agitano confondono
d’un gennaio qualsiasi
le allegre foglie di marzo.
Una vita
Del sole freddo di una vita
le ombre le paure.
sfumano volano lontane
rondini e primavere.
Ridono sguaiate
di sogni e ingenui,
sfumano e posano di bianco
gelide creature…
La calda mano di un bambino
taglia e sfuma via
il sole freddo
una vita.