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In copertina: fotografia dell’autore

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Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2015

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Al centro dell’interesse dell’autore c’è l’uomo con le sue aspettative per la vita, gli obiettivi, le gioie e la sofferenza e, in questa raccolta, si parla della Fede come un cammino verso Dio seguendo gli insegnamenti di Cristo. L’autore inizia il viaggio come il ritorno del figliol prodigo avendo in gioventù vissuto il tempo della lontananza dal Padre, insoddisfatto dei riti e delle forme esteriori della religione cattolica. Sarà un riavvicinamento lento nell’età adulta che passa dall’ascoltare il proprio animo affascinato dalla grandezza del creato e dall’osservazione dei riti nelle “feste comandate” e degli atteggiamenti assunti dalle persone pie alla testimonianza popolare, resa dai fiori appassiti e dalle macchie di cera nelle cappelline votive.
La fede prende forza nella sofferenza e nella speranza della salvezza durante i pellegrinaggi a Lourdes, in un rapporto continuo, personale e comunitario, con Dio considerando il dolore come una chiamata. L’autore guarda con fiducia al figlio che sta percorrendo la sua stessa esperienza giovanile di disimpegno, quasi un passaggio doveroso per la conversione e per il possesso della Fede, e prende il dono della preghiera per essere accolto da Dio e partecipare alla festa del Regno, come abito nuziale degli invitati nella parabola delle nozze del figlio del re (Mt 22, 1-15).

L’autore

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La chiesa di Santa Barbara

Osserva l’imponente facciata
della chiesa e gli alberi spogli
che prospettano sulla piazza,
nel sole intiepidito d’ottobre.

Scorge all’interno del tempio,
attraverso la porta socchiusa,
la figura dolce della Madonna
nella luce lieve delle candele.

Si ferma nei ricordi di bimbo,
quando recitava le preghiere,
ripetendo le parole affettuose
che la mamma gli suggeriva.

Poi se ne va, perduto e fragile
davanti alle fatiche della vita,
nel vuoto lasciato dal ripudio
di quelle cantilene di adulto.

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Il giorno dell’Assunzione

Sul pulpito il parroco grida,
nel giorno dell’Assunzione
e non nasconde la delusione.

Sa che molti di quei giovani
non agiscono bene nella vita,
nelle scuole e all’oratorio.

Dispiaciuto, è consapevole
che non tutti sanno resistere
alle seduzioni del peccato.

Sono vittime del capriccio,
della violenza, della droga
e dell’uso della bestemmia.

È afflitto perché i giovani
non s’impegnano a vincere
le loro debolezze umane.

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Sofferenza e miseria

L’uomo subisce invano
la sua natura d’uomo,
schiavo del suo egoismo,
della rivalsa e del piacere.

L’uomo soffre da sempre
della sua miseria fisica,
testimone dei vari disagi
che la mente gli affligge.

L’uomo è privo d’amore,
e della solidarietà di chi,
chiuso nella sua miseria,
non è capace di aiutarlo.

L’uomo non ricorda più
il forte legame che l’unì
per secoli ai suoi fratelli,
nella dura lotta di vivere.

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Padre mio

Padre mio
misericordioso
aiuta
questo tuo figlio
indegno;
allontana da lui
il dolore fisico
e lenisci
la sua sofferenza.
Dagli la forza
di reagire
e la volontà
di vivere
ogni momento.
Sii vicino
e sostienilo
nella prova,
sotto la protezione
di tua Madre
e di sua mamma,
andate in cielo.
Al suo risveglio
fa’ che ti onori
sempre
e ti gratifichi
con la professione
di bontà
e di solidarietà
verso il prossimo,
tuoi figli
e suoi fratelli.

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Lourdes: la speranza

Sfreccia veloce il treno,
tra i bagliori tracciati
dalle luci delle carrozze
nell’oscurità della notte.

Il treno speciale conduce
verso il chiarore dell’alba
i pellegrini addormentati
nel benessere del sonno.

Il treno porta gli ammalati,
i ragazzi diversamente abili
e gli accompagnatori verso
la speranza e il conforto.

Nella chiesa di Lourdes,
sulle carrozzine e sui lettini
davanti all’altare centrale,
tutti pregheranno con Fede.

Poi chiederanno per loro
il miracolo della guarigione
confidando di sopportare
le pene e i dolori della vita.

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Il cammino della Croce

A Lourdes, al termine
del percorso del Calvario,
c’è il gran disco di pietra,
con i raggi incisi del sole.

È segno di calore e di luce
per chi soffre e vive la Fede,
affidandosi a Dio in attesa
di un mondo migliore.

Nel nome del Cristo risorto
e nella vita donata agli altri,
c’è per tutti noi la certezza
d’Amore e della gioia vera.

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Natale, giorno di Pace

Oggi,
è la festività del Natale,
gli uomini per un giorno
possono essere migliori
nel pensiero dei fratelli.

Sinceri,
accolgono il messaggio
di pace e d’amore fraterno
che domani non udranno,
richiamati da falsi modelli.

L’indomani,
saranno di nuovo preda
del mito della ricchezza,
della voglia di potenza
e della rassegnazione.

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Primo gennaio 1982

Si faccia, uomini e donne,
che in ogni angolo della Terra
la Libertà e il Bene predominino
nel nome dell’Amore Universale
e che siano difesi con la spada
della Pace e della Giustizia!

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Il Signor Arturo

Trascina il corpo sofferente
davanti all’altare luminoso,
per ricevere la Comunione
e poi torna a inginocchiarsi
sulla prima panca della fila.

Per tutta la sua vita, Arturo
è stato un ottimo credente,
un buon padre di famiglia
e ha dato le forze migliori
per il bene della comunità.

Ora è curvo, senza la forza
di quelle energie profuse
continuamente per gli altri,
nel fare dono di se stesso e
per la felicità del prossimo.

Quest’uomo ci dà l’esempio
che la vita, le gioie, i dolori,
il benessere e la vita eterna
vanno accettati nel nome
dell’amore di Cristo Gesù.

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Ti prego Padre mio

Ti prego, Padre mio,
permetti che possa
capire la comunità
di cui sono parte.

Fa’ che m’impegni
nei problemi sociali
e che io sia degno
di essere un uomo.

Concedimi la pace
della mia coscienza
e aiutami a vivere
in serenità con tutti

Ti prego, Padre mio,
che sia tuo testimone
e che possa, presto,
far accadere questo.

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[continua]

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