Nati per caso o per amore
Sconvolge i pensieri,
il rumore del silenzio,
come pioggia battente
trascina via con sé
polvere e false verità.
Nati per caso o per amore,
scorriamo assolati deserti,
lande sconfinate
sino al mare infinito
nella tenace ricerca
dell’incommensurabile bene,
attoniti spettatori, intransigenti giudici
di un passato vissuto,
ma non consumato.
Inaspettato sguardo,
parole scritte nei tuoi pensieri
penetrano la mia anima
e carezzano un cuore
che mai si arrende.
Celate verità
prendono forma
e non si dissolvono
nel quotidiano vento
del nulla.
Scevra è la mente
da pregiudizi,
da esasperata razionalità,
sconfitta è la paura
di graffiarsi nel cogliere,
tra i rovi, la mora più dolce…
Oltre il tempo
Al di là del tempo,
al di là dello spazio,
dove non c’è più rancore,
dove non c’è più dolore,
spogliati dell’orgoglio,
è lì, che siamo noi,
diversi eppure uguali,
con gli stessi desideri
di giovani sognatori,
è lì, che voglio ancora
stringere una mano.
La voce dell’anima
A nessuno è dato di udirla,
dalle labbra serrate non si ode
alcun suono.
Non fa rumore,
si leva incessante dal cuore,
è in uno sguardo,
in un lungo silenzio.
Il canto del mare
In silenzio ascolto la tua voce,
ora dolce e carezzevole,
ora furente e violenta.
Sei tu forse, o dolce mare,
come noi, con le nostre gioie
e i nostri dolori?
Nel rimirarti
mi perdo e mi ritrovo.
Miracolo d’amore
Tremò l’arida terra
quando la pioggia venne.
“Da tanto ti aspettavo,
o dolce, fresca pioggia,
piangevo, poi pregavo,
cantando ti chiamavo.”
“Io vengo da lontano
e viaggio per il mondo,
risposi a mille voci,
ma quando udii il tuo canto
allora mi fermai,
in questo dolce incanto.
La vita ti darò,
se ancora tu vorrai.”
E venne giù leggera,
la terra respirò,
e già da quella sera,
miracolo d’amore,
un fiore lì sbocciò.
Una seconda volta
E se un giorno tu tornassi
sulla mia strada,
allora sì,
saprei trovare le parole.
E se un giorno
rivedessi gli occhi tuoi,
allora sì,
sapresti leggere nei miei.
E se un giorno
mi stringessi forte sul tuo cuore,
allora sì, saprei mandare via
questo grande, immenso dolore,
triste, dolce compagno
da tanto tempo ormai,
dei lunghi giorni miei.
Stella
Percorrere un dì volli
i sentieri del passato,
scoprire quando e dove
perduta io mi fossi.
Nessuno mi poteva
nel viaggio accompagnare,
ma una tenera stella
la strada illuminò.
Ed io ero ferma lì,
seduta ad aspettare,
un tenero sorriso
mi illuminava il viso.
Ritornerò a sognare,
ritornerò a volare,
se ancora tu vorrai.
Pensieri notturni
Vorrei essere vento,
non quello di bufera,
ma dolce, lieve brezza
nella tiepida sera.
Al primo tuo respiro
entrare dentro te,
bussare nel tuo cuore
e senza far rumore
diventare vorrei
un dolce tuo pensiero.
Vorrei essere acqua
che scorre sul tuo viso,
sfiorare ancora e ancora
il tuo tenero sorriso.
Dissetarti vorrei
per darti ancor più sete.
Eterno amore
Nasceste nel mio cuore,
e poi dentro il mio grembo,
portando insieme a voi
un grande, eterno amore.
Oggi, domani, ieri
Dell’uomo, un dì parlavano
tre insoliti compagni.
“Vive lui il suo oggi
con grande intensità,
con forza, con tenacia,
questa è la sua realtà.”
“È in me, però, che l’uomo
i sogni suoi ripone,
forse sarà domani
ciò che oggi non è.”
“Ma quando guarda indietro
son io che lo consolo,
affonda le radici
nei dolci miei ricordi
e attinge nuova forza
per vivere di voi.”
Si strinsero le mani,
nel loro eterno patto,
ieri, oggi e domani
tornarono per questo
ognuno al proprio posto.