Opere di

Filippo Giuseppe Pitrella


La mia scelta


Il mio pensiero per Eluana

Era una notte cosi buia…

Vi prego fermate la mia corsa alla
sofferenza.
Vi prego fermate la mia corsa alla
Solitudine-permanente.

Perché fate della vita mia un caso
politico?
Perché fate della vita mia un caso
religioso?

Io soffro e vivo in solitudine dentro
questo Tunnel senza fine,
senza vedere più la luce.

La vita è bella e vorrei vivere fino
alla fine insieme ai miei cari,
vivere con me stesso felice e sereno.

Vivere fino in fondo ogni attimo,
desiderio senza essere prigioniero del
mio corpo della mia volontà.

Ora sono lucido e vivo questi momenti
d’angoscia in pace con me stesso e
con Dio.

Ora so che sono una persona in piena
Coscienza delle mie capacità di intendere
e di volere: la mia facoltà!

Era una notte buia e tempestosa, cosi buia
che ho perso perfino la strada di casa;
Solo nella mia solitudine mi sento felice…

Era una notte cosi buia…


Realtà inconscia

Se alla mia morte non sarò presente:
Aiutatemi, vi prego!

Dottori! Donne di strada! Preti!

Nel fuoco di una donna versategli del
sale benedetto, poi riscaldate un bisturi
molto affilato e tagliente.

Infilzatelo senza pietà dritto nel mio cuore.
e rinascerò un’altra volta lontano in una
terra di nessuno.

Ove donne di strada, preti e dottori non ci
saranno ed io dormirò tranquillo e sereno.

Se alla mia morte non sarò presente:
Aiutatemi, vi prego!

Tu che non sei né l’uno né l’altro.

Tu che guidi nell’immensità, nelle vie e
nei deserti tanta gente che non è più presente.

Invece io e te saremo presenti l’uno accanto
all’altro nel bene e nel male, con immenso
odio e amore… vivremo sempre uniti.


Nella mia ignoranza tutta la mia intelligenza

Sapevo ma ho taciuto,
pensavo perché l’amore
mi avesse tradito…

Ho chiesto e nessuno mi ha dato,
dato ciò che é mio
e mi appartiene!

Nell’oscurità della mia vita
ho visto l’incongruenza
di chi mi stava vicino e mi son
perso per le vie di questa realtà.

Realtà che io non concepisco
e mi rattristo perché
gli uomini raggiungono l’amplesso
per un destino senza remore.

Sapevo ma ho taciuto, la verità di questo mondo che si è
perso l’oblio di un passato nascosto.

Forse… Forse l’arroganza e
la prepotenza racchiudono
l’uomo in sé e diventa
cinico e indissolubile.

Chiede denaro in cambio d’amore,
l’amore che non trova
mai se non nel denaro stesso.

Vorrei tornare per un attimo soltanto,
indietro in un passato lontano
e trovare la chiave di questo mio Essere;
del nostro vivere esuberante e fuggente.

Io sapevo ma ho taciuto la verità,
forse… l’amore!


A Sarah

A te piccolo fiore dell’amore
che chi per amore via ti han
portato illudendo i tuoi pensieri.

A te piccola creatura che i tuoi sogni
acerbi han derubato e calpestando
loro han ferito i tuoi sentimenti.

No, non è la gelosia che ti ha portato
via questa realtà, ma qualcosa di
superiore a se stesso oltremodo;
qualcosa di enorme al di là di ogni
possibile o che sia normale sensazioni.

A te che ogni sogno era ancora acerbo e
doveva ancor fiorir nel tuo cuore, la tua realtà;
là dove i sogni lasciano una scia del tuo Essere.

Là dove il futuro è sempre presente e non
hai avuto la possibilità di portare i tuoi
pensieri, i tuoi sentimenti alla realtà.

A te che questa vita han spezzato senza
lasciar traccia alcuna e del tuo esile corpo
un manifesto voglio far per l’innocenza
e l’ingenuità di una ragazza per bene!?

In ogni vita, in ogni sorte c’è sempre
un angolo oscuro nella nostra vita e a
volte le verità, quelle verità che ognuno di
noi ignora..
Si, le verità nascoste non
possono essere rivelate in nessun caso.

A te piccolo fiore acerbo seppur maturo
che il tuo corpo han amato e desiderato;
ora gelosi ora invidiosi ma sempre
innamorati di te senza arroganza.

A te che con amore e ardore la tua memoria
non vogliono ferir, mentre si lasciano che
l’incombenza della vita ricada su di loro
purché il tuo eterno amore riposa in pace
per l’eternità insieme al tuo… segreto!!

No, la verità non può essere rivelata,
laddove i sogni sono ancor acerbi e han
ancora tutta la voglia di fiorire
in un sogno, volo a metà.


Beatrice

Ella stava sempre affacciata alla finestra,
sentiva i miei passi in cuor suo.

Quei suoi capelli lucenti pieni di carenza
mi portan angoscia.

E’ ancor oggi oh Beatrice mia, quando sento
palpitar il mio cuor ti cerco tra la gente
disperatamente.

Vestita di rosa eri, rammento ancor!

Ma non faccio languir il mio cuore,
ho tanta paura di non rivederti come
quella sera che mi dicesti sovente: “Son
stanca di batter alla tua porta la mia mano”.

Ove tu eri non sei più ed io son sempre più
in là che in qua.

Come posso scordar della mia piccola ed
amabile fanciulla, cosa posso scordar di ella?

Vestita di rosa eri, rammento ancor!

Oh Beatrice, Beatrice mia!

La brezza leggera va per il suo cammin…
Sovente e confusa è l’aria che se ne va
per il suo cammin.


Ispirazione

Un grande amore o un amore grande
è comunque un amore immenso,
o chi ti lascia perplesso davanti
ad una chiesa!!

Sirene, mare immenso e profondo
dove tu porti il nostro amore.

Sereno è il mare, prima della tempesta,
avvolto sotto il cielo folto di nubi dense.

Il tramonto…

Quardo la luna, vedo il tuo viso,
quardo le stelle, vedo i tuoi occhi,
ma i tuoi capelli mi fanno volare,
in un momento, tutta la notte.

Poi la mattina quando mi sveglio
vedo nei tuoi occhi il mio futuro.

La mia vita sempre più vera,
sempre più bella.


Ho bisogno d’amore

Per un minuto d’amore che farei?
Mi perdo in un sogno… penso a te!
Giro di notte e non so perché?
Mi guardo nel cuore… cerco chi?

Ho bisogno d’amore e non so…
che confusione dentro me.

Sto cercando di risalire ma cado giú.

Ho bisogno d’amore e penso a te!
Ho bisogno di sesso e chi lo sa,
se tu sei la donna che fa per me.

Donna esuberante o donna di poco conto,
amore clandestino e non fa per me.

Ho bisogno d’amore e mi trovo qui a
guardarmi nello specchio come un
cretino.

Per un minuto d’amore che farei?
trovarmi da solo in un sogno d’amore,
cosa faccio?...!

Ho bisogno d’amore in un momento di
confusione dentro di me… risalgo un
poco e vedo te, perché io ho solo
bisogno di te.


Dammi coraggio

Dormi bambina, dormi che è
tardi e domani ti svegli
insieme a me.

Dammi coraggio che io ti amo,
ti voglio pensare come una donna,
una donna bella e tanto infinita.

La migliore in ogni momento,
il senso migliore di un sentimento
che ti prende nel profondo dell’animo.

Dammi coraggio oh tu donna speciale,
dammi coraggio ad amarti veramente,
perché mi manchi quando non ci sei.

Mi sento solo quando non ci sei, oh
tu donna speciale mi riempi la vita.

Dammi coraggio, il coraggio di un uomo,
un uomo felice, felice d’amarti, amarti
è la mia vita sincera e per sempre.


Ballo in maschera

Tra la gente se ne sta con in viso
una maschera che io non conosco.

Quella maschera chi sará?
Quella lì pulcinella!
Oppure lei è Reginella?!

Tutta sola se ne sta tra la gente
che non la conoscono.

Ballo in maschera,
occhi furbi o innamorati,
ti guardano e non sai chi è,
chi è lei?

Io sono nessuno, ballo, canto
eppure mi diverto tanto.

Ho a cuore quella maschera Reginella
che mi tocca fino in fondo.

Balla mascherina, balla insieme a me
che sia pure tutta la notte.


È una vergogna!!

Quanti uomini, quante vite distrutte
in nome della legge!!?

Innocenti che patiscano le pene dell’inferno
per un capitano o un’agente di polizia che per
la loro cocciutaggine o per gli errori commessi,
… non si torna più indietro!!

Vite distrutte dalla rabbia o dagli affanni
dai tutori di legge che mettono in ginocchio
senza rimorsi la gente, e se questo poi
marcisce diventa rancore!!
… si perdono nell’oblio.

L’ arroganza dei tutori di legge e pregiudizi
per quel che si fa in nome della legge:
“La legge è uguale per tutti”
è una vergogna!

Quanti innocenti devono ancora subire
l’ingiustizia per errore o per…
vi prego, non fate più questo, cercate
ovunque prima di dare il verdetto!!


Il fiore di tutte le cose

La parola!
Fiore della menzogna,
la menzogna,
parola che non si conosce.

La conoscenza!
fiore di ogni virtù,
la virtù delle anomalie.

L’ anomalia!
fiore di un sentimento diverso,
diversità di una vita oscura.

Oscurità!
Fiore del buio intenso,
intensità sentimento pieno di
bontà.

La bontà!
Fiore di tutte le cose, le cose di
ogni vita.

La vita!
Fiore del nostro sapere, la sapienza
del nostro essere.


Io non l’ho mai amata

Come un angelo caduta dal cielo, oh tu ragazza
venuta dall’EST.
Tu, tormento della mia vita interiore,
tu, plagio del mio cuore quando ti vedo
e il mio senso di colpa e che non ti ho portata
via con la forza.

Piango perché i nostri destini non si incontreranno
mai, destini di due angeli persi nel volo di
un incontro mai avvenuto?!

Io non l’ho mai amata forse per paura, forse per
un senso d’incertezza oppure incoscienza infantile.

Io non l’ho mai amata forse perché non c’è stato
il tempo, il tempo di dirsi “ ti amo„.
Il tempo per gustare ogni suo momento della vita,
i suoi capelli, la sua pelle, le sue labbra…

Io ti amo, oh tu ragazza che vien dall’EST, che
vien a me e mi confondi il cuore… mi torturi…
tiranno!!

Noi siamo come due gocce che dal ciel scendono
per bagnare i nostri cuori aridi e pieni di tormento.

Destini peggior di una vita insolita e contraria a noi.


Il mestiere del buon Samaritano

Vivere è un mestiere duro,
senza ferie, un lavoro sicuro,
senza orario, senza salario.

Alle intemperie di ogni tempo
e un futuro di perché? Perché?

Vivere è andare sempre avanti
senza sosta tutti gli istanti,
senza fiato, senza un passato:
qual è la posta in gioco?

E’ un’altra risposta che non c’è
quando ci chiederemo se siamo
esistiti per davvero?!



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