Opere di

Fiorenza Ornella Marino


Desiderio d’Amore

Dolce cenere
che voli nell’aria umida
che sovrasta il mare,
sottile ti spargi
sulle onde dell’anima mia,
lentamente muori
e dolcemente rinasci,
vestendo di luccicanti strass
il cupo viandante dei miei ricordi.
Tu, dolce rugiada
che delicatamente
inondi il mio arido deserto,
tenera polvere nel vento
trascendi, portando via con te
ogni mio desiderio d’Amore.


Io… Virtuale

Chi ti regala un’emozione
Tra un battito e l’altro del tuo cuore
con poche parole scritte
nello spazio infinito
di un passato sbiadito
ed un futuro spennellato con tenui colori
che si addensano delicatamente
ad ogni attimo vissuto,
non sarò io
ma solo l’immagine che tu sarai riuscito
a dipingere… di me, finchè
non ti regalerò un sorriso,
uno sguardo sincero,
un piccolo gesto.


Paperino Vitruviano

Non essere triste
Tu che riempi di colore il giorno
arredi di passione i giardini del tempo,
dalla terrazza regali il tuo sguardo all’orizzonte,
accogli la brezza marina
tra le onde dei tuoi capelli,
Tu che con piccoli segni di matita
tracci la mappa di grandi speranze
e con il sorriso dell’artista illumini la notte
Tu “paperino vitruviano”, sorridi.


Passeggiata nel centro storico

Cammino tra i borghi
calpestando su ogni pietra
frammenti di storia antica,
cammino nei vicoli stretti
con in bocca il sapore amaro
delle tue parole.
Brucia il desiderio
del tuo calore.
Lungo quelle stradine buie
si allontana la luce dei tuoi occhi,
non sono più “Sole” né “Stella”
ma solo ombra di mistica pietra.


Il silenzio

Il silenzio dice, a volte,
di più delle parole.
Il silenzio ha sempre un significato,
non è mai vuoto…
I tuoi silenzi mi trasmettono , a volte,
una grande serenità o mi fanno sentire
persa in un grande deserto,
mi danno una grande gioia o
un grande dolore
come in questo momento… il silenzio
delle tue membra gelide,
un silenzio così carico di tutto quello
che non possiamo dirci più.
Il silenzio trasmette sempre
qualcosa di diverso.
Il silenzio è.


L’attesa del guerriero

In una nuvola di fumo
carica del dolore inferto,
con immagini ancora vive,
la mia mente ti spinge.
In fulmini, carichi
di una luce immensa
che si infilano nella mia carne
come tante saette,
nella fitta nebbia
si trasformano i tuoi occhi.
Il verde di una fitta rete
di faggi e pini mi fa scudo,
caricando di colore
l’illusione di scacciarti.
Trasportata dal vento
la tua voce ulula
nella valle del mio torpore.
Troverai grandi steppe,
immense praterie
ed un grande deserto
sarà il tuo tappeto,
se guarderai oltre la coltre di fumo.
La mia carne,
sotto i fulmini della tempesta
esploderà se violerai lo scudo
Guerriero.



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