Pensieri
Nel silenzio dell’alba, i colori del cielo si mescolano delicatamente, creando un dipinto effimero e incantevole. La musica dell’alba risuona dolcemente nell’aria, come una melodia sussurrata dalla natura stessa. L’arte si risveglia con la luce del giorno, ispirata dalla bellezza che si manifesta in ogni dettaglio del paesaggio. I boschi, avvolti nella nebbia mattutina, custodiscono segreti antichi e raccontano storie millenarie che si mescolano con il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie. In questo momento magico, l’alba diventa un’opera d’arte vivente, un concerto di colori, suoni e profumi che incanta l’anima e nutre lo spirito.
Oltre il Velo
Nel silenzio eterno, oltre il velo,
dove il tempo non ha più senso,
si trova un mondo di luce e mistero,
un rifugio di pace immenso.
Le anime danzano in un abbraccio,
libere da ogni dolore e paura,
in un regno di amore e coraggio,
dove ogni ferita trova la sua cura.
Le stelle brillano come fari,
guidando i cuori verso l’infinito,
in un viaggio senza fine né pari,
dove ogni sogno è compiuto.
Oltre il velo, la vita continua,
in un’armonia di eterna bellezza,
dove ogni anima trova la sua via,
in un abbraccio di pura dolcezza
Un giorno migliore
Un viaggio incantato tra i fiori,
dove il profumo è il mio unico guida,
dove il colore è il mio unico sorriso,
dove la bellezza è la mia unica vita.
Mi immergo tra i petali di rosa,
e mi sento avvolta da un caldo abbraccio,
mentre la freschezza dei gigli mi accarezza,
e il profumo dei gelsomini mi rapisce.
Lì, tra i campi di lavanda,
mi perdo nei suoi toni viola intenso,
e tra le margherite e i girasoli,
mi sento libera e senza pensieri.
Un viaggio nel mondo dei fiori,
è come un sogno che si avvera,
dove ogni fiore è unico e speciale,
e ogni colore è una poesia da leggere.
Scopro la delicatezza dei fiori di pesco,
e l’incanto dei papaveri rossi,
mi innamoro della grazia delle orchidee,
e della forza delle rose selvatiche.
E mentre ammiro la diversità dei fiori,
mi rendo conto che in questo mondo incantato,
ogni fiore ha il suo significato,
e ogni fiore racchiude un segreto.
E così, tra i fiori del mondo incantato,
mi perdo e mi ritrovo,
mi lascio trasportare dalle loro meraviglie,
e mi innamoro sempre di più di questo viaggio.
Un viaggio nel mondo dei fiori,
dove l’amore e la bellezza regnano sovrani,
dove i colori danzano e i profumi cantano,
è un viaggio che non vorrei mai finisse.
Temo l’assalto
Stanca,
come un cancello scricchiolante
come il tronco
di un vecchio albero
che per tutta la vita
ha scongiurato la frana.
Parole
Battono
Incessantemente
Alla porta dell’anima.
L’apertura
Che ogni giorno
Si stringe.
Temo l’assalto
E poi,
il silenzio.
Progetto esistenziale
Muovo me stessa
E non mi lascio.
Vado in giro per il cielo
assecondando movimenti.
In un luogo occupato
dall’essenza
non raffigurabile
pilota dell’anima,
perdo il peso
e mi mimetizzo
in un corale processo
di perfetti misteri
come forma intellegibile
del reale.
Muovo orizzonti
della mia esistenza
lasciando un senso
nella provvisorietà della vita.
Perché poeta
Intreccio colori
Cammino a spirale
Mi torco l’anima.
Perché poeta?
Genio e follia
Il poeta è il sogno
Il pianto del’uomo.
Creo l’amore
invento la vita
soffro nelle mani vuote
vinco col pianto
il freddo del silenzio.
Scopro il rosso del sangue
e il bianco,
perché poeta
vedo la morte,
l’uomo,
il sospiro,
il buio
Il poeta è paura
perché nel sogno scolorato
fa nascere la poesia.
Solo, nella notte.
Il tema del destino
Esprimo inaudito amore
Del vivere in pace
Nella profondità
Di non avere scampo.
Assolo di violino
Perché questo cuore
non debba cessare di battere.
Il mio mondo
Oltre e felice
Contrapposto alla sofferenza.
Il tema del destino
Risuona
In oggetti neutri
Privi di espressione
E cado in paesaggi
Illividiti
Dall’oscurarsi del cielo.
Conflitto del mio modo
Di essere
E il mondo esterno.
Con intimo sentimento
Mi ricompongo.
Nel lento battito del cuore
Prima che il suono
Scompaia nel nulla
E la notte sia sole
E un pazzo un saggio.
Il compleanno
Che aspetto? Un regalo?
E’ solo un semplice giorno.
Ne’ autunno. Né inverno.
Un colore?
Tra grigio e marrone.
Ho perso cose, luoghi, persone..
Altri non trovo.
Solo mia madre non perdo mai.
Il padre l’ho perso. Era furioso.
Che aspetto?
Davanti alla clinica
C’è un albero di platano, spoglio.
I miei amori, neppure come stai,
buon compleanno.
No. Niente.
Un brulichio fitto di umori.
Un pulsare silente di dolore.
Un passero saltella fuori,
sul davanzale.
Qualcuno strilla.
Proverò a scrivere stasera.
Una poesia, per il mio compleanno.
All’inizio è il silenzio
Ricerca nell’arte
in un desiderio senza sbocco.
Qualcosa del mondo
Che appare sulla scena
E mi sorprende, trascina, affascina.
Penna, pennello o violino…
Apro le porte.
All’inizio è il silenzio.
Non chiamatemi.
Potrei non aprire.