Nata ad Altare in provincia di Savona in una famiglia di artisti vetrai, Franca Moraglio Giugurta inizia a studiare pittura nell’infanzia ed a esporre le sue opere giovanissima. Ha tenuto personali e collettive nelle maggiori città italiane: Roma, Firenze, Venezia, Genova, Savona, Piacenza, Milano, Sassuolo, ecc… e all’estero: Parigi, San Pietroburgo, Francoforte, Washington D.C., Los Angeles, Singapore, Hong Kong, Dubai, Tokio, New York, ecc… Profilo critico Si può azzardare che Franca Moraglio Giugurta ha raggiunto momenti di gestione narrativa la più articolata e suggestiva,mettendo in pratica, con metodo e rigore, le proprie intenzioni creative senza guardare “oltre il fiume”, sulle cui rive troppi continuatori anonimamente continuano a dipingere ripetendo ab libitum le litanie dell’impressione. Gli interrogativi che la pittrice savonese si pone vanno definendosi in due più chiare e confessate direzioni: prima di tutto, se la “visione” è il tema privilegiato di chi fa arte, non sarà il caso di scomporre gli elementi e di prenderne piena conoscenza? Inoltre: quale rapporto intercorre tra il visibile e l’invisibile? Donato Conenna …Franca Moraglio Giugurta avverte i ritmi incantati della natura, compagni fedeli del suo spirito, personaggi in movimento che inventano celebrazioni e attese, complici per soluzioni che superano le umane dimensioni, al di là di ogni stagione e di un terreno addio. L’artista personalizza la dimensione del tempo fissando sulla tela o nei versi la staticità viva di un solo attimo, là dove il divenire si ferma sullo scorrere di uno stesso fotogramma, sempre riveduto con luci e spazi diversi. E’ il presente, ma è anche ricordo che resta immutabile oltre ogni accesa fantasia, che fiabe cerca da adattare alle trame che il sentimento detta, raccontando visioni, speranze, silenziose solitudini e sogni, racchiusi in quell’attimo che ogni giorno prelude al domani! Michele Alemanno Colmo di riflessi espressivi oltremodo efficaci e ben mirati, il linguaggio poetico di F.M.G. sembra non conoscere limiti tematici. Lo sconfinamento nell’accezione drammatica nasce dal respiro lirico e viceversa:tutto viene coraggiosamente stagliato nel mobile cromatismo di un’attualità motivata e puntuale, critica e cronachistica, tenera e violenta. La parola (la parola scelta,la sua magistrale gestione espressiva) che viene immessa nel contesto enunciativo voluto dalla scrittrice è senz’altro di misura europea; pur non recando segni di influenze, vive nella dimensione fascinosa, difficile e provocatoria che la vera modernità ha ritagliato nella sua storia umana per far vivere il linguaggio poetico. Appartenente alle costellazioni letterarie proprie di Spender e di Evtusenko, per intenderci, la Moraglio Giugurta postula una cifra stilistica compiuta e salda, ma ugualmente, ancora e sempre, aperta a chissà quali altri sviluppi, data la vivezza del suo carattere e l’assenza di qualsiasi forma di cedimento. Neuro Bonifazi e Rodolfo Tommasi da Letteratura Italiana Contemporanea, Edizioni Helicon 2004 “Momenti che fuggono da soli” Poesia di particolare significato contenutistico, quella di Franca Moraglio Giugurta,e condotta ai limiti più implicativi della coscienza esistenziale; tuttavia,una consapevolezza di luce, che si dirama come elemento imprescindibile di una poetica, risulta essere, qui come altrove,una costante umana e mistica esplorata ed esplorabile da un’elevazione lirica di rara pregnanza e verità. Silvio Ramat (da Poeti e Scrittori Contemporanei allo Specchio XXXII Premio Letterario Casentino) La poesia di Franca Moraglio Giugurta è un monologo che pare uscire dal proprio involucro,trasformare la parola in energia capace di avvolgere e coinvolgere scorrendo nelle fibre emotive di una confessione; il suo fine risulta, infatti, quello di trasmettere lo stato sensoriale di chi scrive nel momento in cui scrive si identifica nella scrittura e alla scrittura generosamente si regala. E’ un atto di disponibilità, di fede, di convinzione nei confronti dell’arte; per la poetessa è anche una necessità di respiro espressivo. Giuria XXXI Premio Letterario Casentino (Bonifazi-Ramat-Tommasi-Guerrieri-Miano) Contatore visite dal 23-02-2009: 6372.
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