Francesca Croci - Streghe
Collana "E-Books" 14x20,5 - pp. 68 - Euro 8,00 ISBN 978-88-6587-8064 eBook: pp. 38 - Euro 3,99 - ISBN 978-88-6587-792-0 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina: «Paesaggio interiore» acquerello di Fiorella Dezulian Opera 3^ classificata al Concorso «Ebook in… versi 2016» Questa la motivazione della Giuria: «La Parola di Francesca Croci s’incarna in “seduzione diabolica” che catapulta nel baratro infernale, nell’abisso dei sensi e nelle viscere dell’umano tormento. Nell’ancestrale labirinto, al tempo stesso prigione materiale, protezione sacra e scena iniziatica, tra dolore ed oblio, lusinghe del demonio ed anima dannata, si avverte la necessità vitale di Francesca Croci di oltrepassare la condizione limitante d’un arcaico “recinto” assegnato dalla storia alla Donna e si percepisce il desiderio ardente di volare nel “suo” cielo come simbolica “farfalla” che ignora il recinto, come strega lirica “intrappolata in un destino grottesco”, fino a divorare le presunte colpe, fagocitare il corpo marchiato dal Demonio e “fecondare il seme” dell’oscuro e presunto atto purificatore. Ogni essere umano è “gravato” del suo destino e alla strega si chiedevano sortilegi, rimedi contro l’impotenza, pozioni d’amore e si confidava nella sua oscura magia proprio da parte di coloro che si ritrovavano “sotto l’altare in umile posa”: il corpo era saziato e l’anima salva. Il sacrificio lirico conduce oltre il Maligno e la Salvezza Eterna, s’imbeve di acqua santa e di veleno, di “pericolosi umori” e di “fluido primordiale”, fino a quando la poetessa decreta la fine del sabba con le brucianti parole: “Come Lilith risorgo/e mi assolvo,/riscatto il destino di Eva/rivendico l’Eden,/la mia nudità senza colpa”. Lo spettro lirico si manifesta: è la biblica Lilith, la prima donna, modellata da Dio con il fango impuro, che diventerà simbolo del Male assoluto e della lussuria, personificazione della Luna Nera e dell’aspetto oscuro della Psiche».
Massimo Barile POSTFAZIONE Il territorio del Trentino (in cui da tempo vivo) ha storicamente un conto aperto con il destino delle donne e con la loro persecuzione in quanto portatrici di una diversità o incontrollabilità che la società maschile non sapeva o non voleva accettare (proprio come per l’odierno femminicidio). Val di Fiemme, Val di Fassa, Rovereto, Val di Non, Nogaredo, Primiero, Brentonico, Villalagarina (tralasciando il Sudtirolo): dozzine di donne nel passaggio dalla società medievale a quella moderna pagarono il prezzo di costituire l’anello debole, il capro espiatorio nelle lotte che gli uomini scatenarono per l’egemonia politica, culturale, religiosa in Europa. Questa mia silloge è a loro dedicata. Francesca Croci Streghe
«Sono ben rare le donne che Louis-Ferdinand Céline I Avrei potuto praticare la docilità, Avrei potuto edificare Avrei potuto scegliermi una cella Ma io È certo che morrò. Non importa. *** È con occhi troppo fragili Oh, ma nel buio io volo! Per questo io Lilith risorgo *** Avrei voluto nascere betulla. Ma nacqui donna, Ah, le bacche! *** Ah, che ristoro una bara! Soltanto un’anima semplice Una sera Che si fa di una strega *** Oh, questo mio strascicare Bambine, vulve vergini d’angelo [continua]_ Contatore visite dal 17-05-2017: 2342. |
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