Turpiloquio della mente
nell’iracondo vortice dell’impazienza,
nelle lacune delle parole parafrasate,
nei monosillabi incollati alle labbra.
Turpiloquio del cuore
tra nidi di rovi si strugge,
su scogli caramellati dalla salsedine.
Imprigionato da un raggio lunare di madreperla
il ricordo delle tue braccia nude.
A te solo è dato sapere il giusto mezzo tra l’umana ragione e il sublime intelletto.
Tu che come vampiro ti cibasti del mio sangue,
Iniettando nelle mie viscere il seme del nostro infinito tormento.
Tu, che tra le tue mani stringesti le mie carni di angeliche fattezze
e nei mille volti dell’amore eterno mi imprigionasti.
Tu, fosti a generare il disprezzo.
Tu, ad ingrigire i giorni.
A spegnere ingenui sorrisi.
Tu, che lasciasti in pasto all’odio
I tuoi occhi, i miei occhi.
Disperdendo dopo l’assassinio i passi tra le onde.
Eredità in esilio di giorni tumulati ormai lontani.
MADRE
Sono uscita di senno e ti ho cercata
alla luce di un ombra danneggiata dal tempo
nel triste sibilo del mio carillon
Dove sei…
ricompongo il tuo volto come un puzzle.
Le tue carezze tra i miei capelli
Il tuo profumo sulle mie guance
mi sento senza forze
Dovrei andare oltre ,imparare a crescere.
Dovrei serbare il ricordo
non viverne la condanna dell’assenza.
Ma non riesco a non provare dolore mentre a te penso.
Oggi sono madre anch’io
come te ,oggi mi incanta mia figlia
e quando lei ripete il mio nome in ogni stanza appena non mi vede a sé vicina
Io mi affretto a rispondere
neanche per un istante vorrei che provasse il terrore della perdita, dell’abbandono.
Mi sono illusa che crescendo avrei finito col far pace con il destino.
Che avrei saputo da donna
dimenticare la bambina che si culla con la tenda in testa abbracciando le sue ginocchia.
Desiderosa di scomparire, con il sole che ti rende cieca e par che scaldi anche il vuoto.
Mi sono illusa che la forza mi sostenesse fino a diventare parte vera di me
non una maschera.
Ed invece cara madre ti ho cercata
sperando di rivederti oggi come se tu non fossi mai morta.
Come se in tutti questi anni tu fossi stata al mio fianco
Impreco, piango, mi danno e le tue foto che tanto avevano da dirmi oggi sono simili a fogli bianchi senz’anima.