In copertina: «Opera senza titolo» di Emily Joe
PREFAZIONE
…ed è proprio non curandosi di piacere o compiacere che Gerardo “ottiene” tutti: le sue parole sono i fiori di Semi nascosti nell’umido silente del suo Cuore: quando Sbocciano creano Giardini senza altra ragion d’essere che Essere.
I componimenti di Gerardo nascono dalla Virtù del Cielo e della Terra, come direbbe il Maestro Lao-Tzu: come il Cielo accoglie ogni Creatura-Emozione-Pensiero e, senza giudicare ad Ognuno assicura spazio e Vita, così Gerardo accoglie come un cielo sconfinato il bello e il brutto, librandosi oltre le dicotomie della mente ordinaria, per lasciar Fiorire e Fluire Ciò-che-È.
“Il tempo, in aria s’addensa”, scrive in un componimento bonsai, un Haiku della mente che condensa Immagini caleidoscopiche, veri Simboli che appena sfiorati si aprono come corolle baciate dalla Luce dell’Intelletto, svelando Significati-Fragranze mai statici o stabiliti una colta per tutte.
Le Parole, in Gerardo cessano di essere gusci vuoti, abusati e traditi dalla quotidiana sciattezza per tornare ad essere ciò che furono sin dalla notte dei tempi: Simbolici Segni per Simboliche Verità da scandagliare, svelare Intuitivamente, con e attraverso l’Intelletto del Cuore.
“Io la Cornice, Tu l’Infinito” è un Haiku della mente che riconosce sé stessa come semplice, umile e dignitosa Cornice per lo Spirito, Infinito e Incommensurabile, ad esempio… Come potrebbe essere l’Afflato di un Amore Incondizionato d’Amante che si abbandona totalmente all’Amata, Infinito rispetto a lui.
Quella ‘apatia’ che rende l’Uomo inerte, accidioso nei riguardi della propria Vera, Essenziale Natura di Essere che è altro e oltre la semplice e limitata corporeità, è tratteggiata senza acrimonia, senza giudizio e con imperturbabile Serenità di Terra e Cielo, Vede e lascia che ogni cosa, ogni Tendenza sia ciò che è, come in uno stato coscienziale a tutti sarebbe chiaro: ogni cosa è al proprio posto, nell’Ordine di Un Cosmo che la piccola mente non potrà mai raggiungere se non Trascendendo sé stessa.
Brezza d’“Aria che regge il dolce peso di stare in Mezzo, e in terra”, potrebbe essere il Compendio di un pensiero del Buddha:
“sii Libero dai piccoli attaccamenti egoici e scopri d’essere Aria, nel Perfetto Mezzo fra Cielo e consapevole Materia”.
Non può sussistere ‘lode’ o ‘biasimo’ in Gerardo perché, la composizione di Poesie, quando è Contemplazione del Cuore e la gretta mente ordinaria riposa senza agire, è Svelamento di Verità che sono Universali, non proprietà di qualcuno.
Questa è l’Arte che concepivano gli Antichi, Verità-Bellezza-Significato senza individualità vanesie ed egoiste.
Un livello di Consapevolezza al quale ‘Gerardo’ non è più un ego alla ricerca di compiacenti estimatori: è puro Essere-Sentire che in sé trova ogni cosa e ad ogni cosa offre l’Anima.
Non serve più avere un ‘nome’, quando l’Anima è Contemplazione.
…un’‘Isola Fiorita’, come un angolo di pura sorpresa nel deserto di automobili e sterile frenesia, in e attraverso Gerardo può sbocciare e spandere la Fragranza che Ispira nostalgia ed estatica contemplazione, senza che manchi spazio ad ognuna.
Le cose possono Svelare perché, ogni cosa è Simbolo se le si lascia spazio indefinito e aformale.
E, come la Terra nutre indistintamente sublimi rose ed ortiche, materna e generosa, così Gerardo nutre ogni Emozione, qualunque volto abbia…
Gerardo lascia che ogni Creatura-Emozione-Cosa sorga, cresca e si dissolva così com’è per ciò che è venuta a Mostrare al suo Cuore che diviene Cuore di Ognuno di Noi e Nessuno.
Così, lo Struggimento di un Amore incondizionato si intreccia inestricabile e possente all’Addio, alla Nostalgia completando e quindi Uscendo dal Cerchio Nascita-Morte proprio nell’Amore del Cielo e della Terra in lui: la Totalità che trascende ogni parte e lo Unisce indissolubilmente al Sublime.
Non si cura di rendersi comprensibile ma, si di-spiega dinanzi a noi, Gerardo invitandoci così a di-
spiegare noi stessi, oltre le parole, oltre le divisioni. Oltre la morte.
Giuliana Protasi**