Per celia
Abissi
L’irta scogliera
sprofonda
nell’oscuro silenzio
del mare,
vedo il mio sguardo
annegarvi
con l’ultimo raggio
di sole.
Vedo i ricordi
dissolversi
nella trasparenza
dell’onda,
e nel palpito
della medusa
pulsa, profondo,
il mio respiro.
Il mare d’autunno
Il mio sguardo accarezza
la cresta dell’onda,
un caldo respiro
mi investe.
La tiepida brezza
avvolge la mente
stordendola,
dolcemente.
I riflessi turchesi
delle scogliere
discendono
verso i fondali,
finché la luce
scompare,
e l’ombra annega
nell’ombra.
Sprofondano
i miei pensieri
negli abissi
del mare d’autunno.
Discendono
verso i fondali,
sprofondando
dentro di me.
Nulla
Immense torri
risalgono
dal buio profondo
del mare,
sorvolo le cime
sfiorandole appena,
sorretto da
tiepidi flutti.
Sul baratro
trema la luce
all’oscuro cospetto
del nulla,
e con essa
ogni mio pensiero
affonda, raggiunge se stesso,
e scompare.
Profondo orizzonte
Scorre il mio sguardo
sulle distese d’alghe,
appena sfiorato
dall’ombra dell’onda.
Scivola verso il profondo
orizzonte sommerso,
e infine svanisce,
come acqua nell’acqua.
Guardo il mare,
e non vedo che me.
Rosso fuoco
Torri di scoglio
lambiscono l’acqua
di rosso fuoco
al tramonto.
Vi poso il mio sguardo
un istante,
vi poso me stesso
per sempre.
Naufrago
L’eco sfuocata
di quelle parole
ondeggia
nella mia mente,
ma ormai la tua voce
é lontana,
e nulla qui
mi raggiunge.
Fluttua il mio corpo
sorretto dal mare,
e sotto di me
l’abisso.
Il pensiero mi sta
abbandonando,
naufrago
nel silenzio.
Sommerso
Ora l’abisso
è raggiunto,
il mare è
sopra di me,
ora mi scorre
nell’animo
come nel corpo
delle meduse.
Scorrono
nelle mie vene
le sue mille,
azzurre correnti,
e nei riflessi notturni
riluce
il mio sguardo
sommerso.
Riflessi
Dalla cupola
di una grotta
pendono, a schiere,
lance di pietra,
la goccia caduta
dalle stalattiti
sommerse
il fondale di un lago:
lago e grotta
riflettono sé nell’altro,
e l’uno svanisce
nel riflesso dell’altra.
Guardo i miei occhi
allo specchio,
e i miei occhi
guardano me.
Notte
Il mio corto respiro
rincorre le scie
dei fantasmi di nebbia,
sui picchi spogli.
L’aria sospinta
da nubi nere
respira, possente,
dentro di me.
I cumuli densi,
gonfi di pioggia,
sprofondano
nelle mie pupille,
e i miei sguardi
tagliano il cielo
ricolmo di buio,
ricolmo di me.
Soffia forte il vento stanotte,
dentro e fuori di me.
Il tuono è soltanto un sussurro
del più lieve dei miei pensieri.
Il vento
I freddi soffi del vento
sibilano nella notte
intrecciando trame di mondi,
sempre uguali a se stesse.
E l’alito incerto delle parole
insegue, invano, un senso.
Scintille
Arde il fuoco nel freddo
della notte d’inverno,
salgono dalle fiamme
infinite schegge di luce.
Infinite scintille che bruciano
per spegnersi in un istante,
e delle nostre piccole vite
non resta che buio.