«Aiuta Madre Terra e lavora con Lei
ed Essa ti considererà uno dei suoi creatori.
Aprirà dinnanzi a te le sue porte
e svelerà al tuo sguardo i tesori celati
nelle sue profondità.
Ti mostrerà Lei stessa i mezzi, la via e la meta,
per proseguire la sua opera».
(La voce del silenzio – H.P. Blavatsky)
LA CADUTA DELL’ANGELO RIBELLE
Il ricordo dei regni sublimi che ho voluto lasciare è ormai lontano,
mi sono persa nei piani grossolani della materia che ho desiderato sperimentare;
incarnare la libertà, la pace e l’Amore sulla Terra.
Ma ora sento il mio cuore tremare e un’acuta nostalgia di casa a cui vorrei ritornare.
Sollevo il velo dell’illusione che ricopre il mio vero volto
e riaffiora la sublime bellezza che mi sfiora in certi momenti,
quando riesco a cogliere la realtà nella poesia di ogni giorno
semplicemente osservandola con occhi diversi
che mi cattura, come se la vedessi per la prima volta.
Ed è veramente la prima volta che quella bellezza mi sfiora:
«non potendo mai più io essere la stessa,
né Lei mai uguale a Se stessa… »
Prima di celarsi nuovamente dietro le sfuggevoli immagini del mondo
che danzano rapite sul grande schermo della vita.
L’ANIMA ANTICA
Sono un’Anima antica che cammina solitaria per i mondi,
come una straniera che parla una lingua che dai più, non è capita;
con un’identità sconosciuta mi aggiro tra la folla, senza essere riconosciuta.
Nessuno sa nulla di me e della mia missione, tutti mi guardano con circospezione;
attratti dall’aura di mistero che emana dal mio sguardo:
che io stessa non so spiegare,
che io stessa non so capire.
Intrappolata in un corpo che sente, senza udire mai la mia verità;
che vede, senza conoscere mai la mia libertà;
che tocca, senza percepire mai la mia bellezza;
che ama, senza comprendere mai l’immensità del mio Amore,
ponendo dei confini a qualcosa che per sua natura, non può averne.
Incontrarmi è un miracolo che non avviene mai per caso
e non c‘è limite alla bellezza che posso donare,
se vedrai ogni cosa attraverso il mio Amore che trasforma ogni cosa su cui si posa.
Talvolta riaffioro improvvisamente ammaliata da uno sguardo di pura bellezza, Amore profondo
e intensa commozione;
fino a farmi perdutamente emozionare e sentire il mio corpo tremare,
come una raffica di vento che mi spacca il cuore all’improvviso,
solo con la dolcezza del suo umile sorriso.
È un sottile turbamento che si insinua a poco a poco nel mio cuore e non vuol lasciarmi andare
e si chiede:
«Perché mai fra migliaia di Anime avrà scelto me!»
Chi ha percorso lunghe distanze per raggiungerti, solo per portarti un regalo;
lo fa semplicemente per illuminarti il cuore!
Non c‘è nulla che tu possa fare, solo regalargli il tuo sorriso più dolce e ringraziare.
Più ti permetti di vedere la bellezza attorno a te…
E più quella bellezza ha la possibilità di rivelarsi e fare dono di sé.
IO SONO L’AMORE
L’Amore posseduta dall’ego, indifferente se ne andò per le vie del mondo a diffondere
il suo canto.
L’Amore ha mille volti, tutti ne parlano ma solo in pochi l’hanno vista;
ti appare all’improvviso nei suoi innumerevoli travestimenti,
in luoghi dove mai ti aspetteresti d’incontrarla.
La immagini arrivare sul suo cavallo bianco, accompagnata da un coro di Angeli celestiale
ma lei ti sorprende sempre con un tiro di carte che non potevi immaginare.
Ti appare dal nulla nelle vesti di un gattino dal pelo arruffato che piange sconsolato
e ti ruba il cuore;
di un vecchio barbone affamato solo di compassione,
di un alcolizzato malato solo della tua comprensione.
Mentre sospiri nella trepida attesa di un suo sguardo,
ogni giorno ti passa accanto, senza riconoscerla.
E solo quando non ricerchi più la sua Luce per le vie del mondo,
vieni rapito dal suo magico tocco che ti accarezza senza nemmeno sfiorarti;
trafitta da un fulmine che squarcia il cielo all’improvviso,
ti spoglia solo con la dolcezza del suo incantevole sorriso.
E dal profondo senti arrivare un’eterea voce sussurrare:
«Cercami solo nel battito impazzito del tuo cuore smarrito nei miei silenzi,
in ogni mio sguardo che ti cerca e ti sfugge e come un vento caldo e leggero ti sfiora la pelle.
Fidati solo delle tue mani che tremano come foglie mosse dal vento, quando mi senti arrivare.
Inchinati solo davanti alle leggi del tuo cuore, alla suprema Verità che solo esso sa rivelare.
Sono l’Amore, vivo da sempre nei cieli sconfinati del tuo cuore,
perdutamente rapita dal richiamo di un cuore libero a cui donarmi;
in quella libertà che è l’essenza stessa del mio Amore
e solo in questo sacro tempio mi potrai incontrare,
in questa misteriosa alchimia, mi trasformo nella forma più cara al tuo cuore,
quella che da sempre aspetti d’incontrare che nei sogni più segreti aneli ritrovare.
Mi nascondo nell’unico luogo in cui non hai mai osato cercare;
È nell’oblio di te stesso che mi vedrai apparire…
Io Sono l’Amore e solo nella tua assenza mi posso svelare».
L’APPARENZA DI SOGNI E ILLUSIONI VESTITA
L’apparenza di sogni e illusioni vestita, cela i suoi segreti dietro il suo incantevole sorriso;
incurante degli sguardi che si insinuano furtivi al suo passare,
come ladri entrano senza far rumore, misteriosi si nascondono fra le pieghe del suo cuore;
in cerca di qualcosa che non possono trovare,
rovistando fra cassetti che non riescono ad aprire,
senza chiedere il permesso si allontanano senza salutare.
Non si può conquistare una terra sconosciuta, senza aver mai conosciuto la propria;
non potrai scoprire i tesori disseminati nelle sue profondità
che solo i ricercatori più arditi potranno trovare,
guidati da un frammento di saggezza che ne illumina i perduti sentieri.
Quella gioia di contemplare ogni cosa dall’alto, in lontananza riesci ad apprezzarne la meraviglia;
la vita che fluisce attorno a te, seguendo il proprio ritmo,
unita ad ogni altra in una sincronia perfetta.
Non la puoi collocare: “nei dove, nei come, nei quando”, tu avevi concepito;
non è qui per assecondare le tue vuote aspettative, allineate come una fila di soldatini
dei “giusto e sbagliato” delle tue convinzioni;
schierandosi dalla parte dei buoni, senza chiedersi mai:
«Come hanno fatto i cattivi a diventare quello che sono!».
Senza dubitare mai… Se per caso, non sono le lenti con cui guardi il mondo ad essere velate.
Non si può evocare la bellezza, se non si coglie un bagliore di quella Luce in se stessi;
come una Dea immanente è innamorata solo di ciò che le assomiglia,
quella parte di Sè che non smetterà mai di cercare nei cieli infiniti del proprio essere.
In quel luogo in cui l’Anima trova lo spazio per incontrare Se stessa,
vestita solo di Luce e di sogni mai dimenticati che vivono eternamente nel suo cuore.
Languidamente la odo sussurrare:
«A chi è disceso negli abissi della più profonda solitudine
e rinunciato a tutto per una mia carezza, ha toccato la mia essenza;
il mio nome è Libertà…
A te, io mi dono per l’eternità».