Poesia – Il Sogno
Sulla strada i ricordi sbocciano come i fiori dai petali d’oro,
e la tua lacrima scende lenta e cade sopra ad un filo della spada
impugnata con destrezza di vittoria.
La guerra finì e ritornai a casa lei era seduta
su una sedia a dondolo in ciliegio
io arrivai di fronte a lei bellissima e bionda,
mi baciò con passione
e mi strinse la mano dalla pelle bianca, il prato era ricco di fiori
e nel suo sguardo si riflettono delle rose vellutate,
la sua anima sinuosa regala note orchestrate danzanti proibite,
le fiamme del fuoco salivano come brividi bagnati dal mare
con il letto d’argento e le sensazioni ci gratificavano
e il sogno di una notte di tempesta dove il cigolio della porta dal vento accarezzata come il tocco amabile sul tuo profilo di donna nuda con un velo bianco di verità con una candela notturna si illuminano le pareti con dolce accoglienza non bramata.
***
Ove il sole nasce noi camminiamo,
il cuor mio è sempre più innamorato
e tu sorridente canti con Apollo, ed il tuo corpo perfetto incanta gli increduli
il mio vederti splendida come il giorno mi ricorda il passato
di albe in montagna.
Il fiore che porti fra i tuoi capelli lascia una scia profumatissima,
come in un bosco selvatico per contar ogni passo e per baciar ogni tua lode al tuo arrivo dolce e consueto
le tue mani conquistano il nettare prescelto da gioventù ben
accolta in serenità.
I petali ti coprono tutto il corpo per riscoprire il mistero della
vita cercata e vissuta
con mistero, in te c’è un intelletto sano e vigoroso tu che canti
solitaria in questo curioso mondo tutto tuo o giovane fanciulla
orgogliosa e vittoriosa.
***
Ove il sole cammina
il cuor mio salta su una stella di ghiaccio
dove il sorriso canta con Apollo
movenza di un corpo che incanta gli increduli
il mio vederti splendida come il giorno
ricordo il passato di albe in montagna
il fiore tra i tuoi capelli lascia una scia
di selvatico bosco contar ogni passo per baciar
ogni ode al tuo arrivo dolce e consueto, mani per conquistare il nettare
prescelto da gioventù accolta, petali coprono il tuo corpo
per vivere
il mistero della vita cercata e vissuta come il respiro di una
tigre primeggiante
e con intelletto canto solitario in questo straordinario mondo.
***
Giorno splendido
e che dir di questa alba stupenda
vedono i miei occhi e che bell’udir i cinguettii dei passeri
che ogni mattina arrivano sul mio davanzale a mangiare
briciole di pane, in quei giorni
il tempo era veloce come il batter di ala di un’aquila
potentissima in picchiata per portar
il cibo ai suoi piccoli, i miei sensi al sol pensare di aver visto
questa scena si potenziano
ed il benessere cresce dentro me.
Mi ricordai che conobbi in un giorno una fanciulla che nella sua
camera dava da bere ai suoi gatti
ed il suo sguardo sorridente faceva brillare tutta la giornata
ed il suo sogno di diventare ballerina
si realizzò e la sua danza fece innamorare tutte le donne.
***
La tua chioma rossa forma una lunga treccia ove scende la
rugiada cristallina
visione di rara bellezza consapevole, guidati dal sole che
splende come il tuo
sorriso ricevuto indimenticabile, il momento fu graziato e
soddisfatto.
Corro nella vallata per essere un tutt’uno con la natura dorata.
Lo sbattere di ala disegna l’arcobaleno dove i fanciulli corrono per i prati in collina.
Tu saggia nobile ed io con permesso entro nel tuo più caro
momento passato e molto
gradito, il tuo vestito mi fa rivivere gioioso il tuo dito indica il
vero senso della strada boschiva
e mi porta lontano, la carrozza corre sul ciglio tra i sassi il mio unico pensiero era di arrivare
alla mia zona preferita, tra gli alberi cerco un posto dove
sdraiarmi in silenzio in questo
posto angelico.
***
In quella notte le stelle brillavano come non mai,
vederti ballare in una danza intorno al fuoco è bellissimo e
si raccontavano storie e tutti erano attenti ad ascoltare
il saggio, il più anziano, dava consigli per intraprendere
la via giusta di pace, nel silenzio si addormentavano i bambini
felici e mentre sognano le loro madri li accarezzano con dolcezza.
Le aquile in quel mattino volavano basse come per presagio di tempesta,
le nuvole si muovevano veloci, bianche come la neve sulle vette,
la parete rocciosa
in certi punti era liscia come la tua pelle e le tue labbra
sembran dipinte da Zeus
dai capelli bianchi e il tavolo era rotondo e i cavalieri con le loro vesti erano pronti ad entrare a
castello, tra gli alberi dalle cime alte i raggi solari giocano
tra i rami.
La regina seduta sul trono dava ordini, il giullare si mise
a roteare in aria delle mele rosse
e nella torre più alta si faceva festa.
***
Il violino era virtuoso di note
l’orchestra suonava fino a tarda notte,
la finestra di colpo si aprì e il vento portò
un profumo di rose.
La camminata fu breve il posto era incantevole
ci riconciliava con tutto ciò che ci circonda, il frassino era altissimo
ci faceva ombra, la giornata era ricca di eventi e camminare per questo viale
come per magia ci fece ricordare gli anni passati con romantica nostalgia,
la melodia del pianoforte dipinge il nostro fato con maestria.
I pescatori
erano felici della loro pesca e verso sera ritornavano dai loro amati, una rapsodia
ci teneva compagnia, in quel pomeriggio la frutta ed il vino ci sollevavano lo spirito
veritiero.
I lampi illuminavano il cielo e la pioggia scendeva forte, la scala di marmo ci faceva
scendere a terra in questo grande giardino per momenti dai
pensieri più eccelsi.
***
L’uccello dalle piume di cristallo planava in mezzo al cielo con
poderosa forza
e con un colpo di ala volava verso orizzonti di nuove albe
bianche, e le collane d’oro
delle ancelle dai vestiti rosa fiorati erano in fila ad aspettare
l’ora del bagno
nel lago sacro come una promessa di buon auspicio verso nuove avventure terrene,
il suo libro non fu mai letto e la sua custodia era d’oro
e le pagine scritte con inchiostro dai caratteri antichi.
La scoperta la colsi in terra lontana
in un posto selvaggio come la indole compresa da una sola musa brillante e sensuale, come una Venere nascosta tra le felci
di questo prato di pianura.
***
La clessidra dalla terra gialla era molto antica, il paesaggio era incredibile
sotto la cascata si stava bene era fredda e la mia anima era
accarezzata come un solo bacio
desiderato.
La goccia di rugiada cadde sul tuo viso.
I monaci erano tutti in cortile ad ammirare il fiore scolpito.
Come un guerriero che a cavallo corre come il vento, il mio
pensiero è forte come il tuo
coraggio di libertà. La piuma bianca era il simbolo tra i
contadini, l’amore e con tutti era
condivisa con lealtà assoluta.
***
Il tetto dell’abbazia dalle tegole rosse era contornato da querce millenarie dalle foglie d’argento, con desiderio mio personale, conobbi una donna con un sorriso veramente speciale come il suo portamento con un carattere dolce come una fragola
la sua intelligenza mi fece innamorare, finalmente io con lei
ritrovai un giusto equilibro, il solitario conosce le vie della
pazienza essendo lui ricercatore di verità consigliata, lui con passo veloce e con occhi lungimiranti conosce bene il verso
degli uccelli.
[continua]