Invisibili amori
	Profili strappati e sdrucite vesti
agghindano fiere le esili forme
che incedono stanche con sorrisi mesti
e accanite calcano le proprie orme
	Forme sottili di magra fattezza
allungano scarne invisibili mani
vincendo il disagio di tale bassezza
che cibo li porti a destarsi domani
	Mani sottili di ossa deformi
trafiggono il giorno di ignari passanti
ma sono impalpabili nei loro contorni
per chi li considera sporchi briganti
	Sporchi sicuro, e spesso straccioni
ma solo negli abiti e nella sfortuna
con anime candide e cuori padroni
di amori latenti gridati alla luna
	Amori strazianti di fredde stagioni
che gelano spesso in corpi indigenti
lasciando il posto a spietate prigioni
e severe condanne ad eterni tormenti
	Ma il sole si impone e colora la vita
non chiede il suo prezzo, continua a scaldare
curando nel cuore ogni aperta ferita
donando a chiunque il potere d’amare.
	
	L’odore della musica
	Coerente volava  tra ruvidi olimpi
fin dentro il mio nodo e timpani lesi
da aspro flagello,  radice dei vinti
esercito avverso  di uomini offesi
	subivo il momento nuotando spedita
tra gioie assopite da estrema algia
pesando in silenzio con mano smarrita
quel suono leggero di grande armonia
	sorpresa fiutavo di pregna narice
l’odor melodioso tra note garbate
sui tasti del piano di cupa vernice
fuggivano dita a danzar mescolate
	l’eterea fragranza diritta colpiva
e senza voler il coraggio infondeva
in me che la sorte temevo cattiva
una nuova speranza flessuosa nasceva
	
	Belle donne e donne belle
	Orfane di bellezza, donne figlie di timore
Di un severo tempo maestro  di verità,
che impone coraggio ed amore
	Tradite,  da elogi effimeri e finte affezioni
Si ingannano ancheggiando
nel vanitoso tragitto di vite e di stagioni
	corrono affannate dietro un’abbagliante luna
che risplenda ancor visi tumidi e tirati
di fresca moderna scultura
	Ah specchi ipocriti ed ingannevoli riflessi
Ridateci  il fascino dei nostri solchi
Dolcemente profondi, carezzevoli  e spessi
	Esibiti in volto come segni fatati
Di amorevoli braccia  che
 teneramente cullan vite ed amori passati
	Lasciateci goder del film che scorre in lentezza
nelle nostre rughe
magiche storie di gioventù farsi saggezza
	La bellezza cresce e con noi  matura 
A cibar l’amina profonda e spavalda
Ed un coraggioso amor per vita e per  natura
	L’imperativo è amare, anche  se il tempo passa
E passa il buio nell’  intimità nostra
A cercar conforto nel suo trasporto che non cessa
	Specchiati  allora  nei suoi occhi di dolcezza
Dove il tuo ritratto immutato è  l’unico custode,
prezioso scrigno,  di verità e bellezza.
	
	Il velo bruciato
	Hai giocato ignara 
con la meraviglia degli anni
superando lieve 
la  marea del dolore
	Persuasa di sopportare
infinite miserie
da iniqua sfortuna 
e complice d’amore
	L’orizzonte intanto 
alza il suo vecchio tiro
e devia  la vista
da giorni contrari
	mentre abbracci di lana 
infiammano  l’inverno
sorridi ai tuoi giorni
con sguardi chiari
	Hai giocato con la luce
a colorar le stelle 
di vento dolce
e azzurro cielo
	hai lambito il sole
con sprovveduta mano 
scaldando l’anima, ma 
bruciando il suo velo.