Scende la neve
Quanta neve quanta neve
scesa dal cielo così lieve
come una gelida carezza
nel suo letto di bianchezza
riposa ogni cosa
Or non s’ode più niente
nella pace infinita silenziosa
della campagna
le alte piante si innalzano
verso il cielo
ad indicare come lunghe dita
la grande luna d’argento.
Notte di stelle cadenti
Nella notte incantata
di astri lucenti il cielo è punteggiato
frammenti di stelle cadenti
che formano una scia luminosa
si posano spente, sulla terra
Stanche di brillare nel firmamento.
“Esprimi un desiderio si avvererà”
è un detto popolare
Storie: quel che chiedi non si avvera mai.
Seduta nel mio giardino
lontano dai rumori, dai frastuoni, penso
ammiro lo spettacolo
con l’animo in pena
di chi sta in attesa.
Non chiedo più niente
i miei desideri si sono spenti
in una notte ormai lontana
una notte che mi ha spezzato il cuore
quando lasciai la tua mano per sempre
stringendo il rosario tra le dita
una notte infinita
in una notte di silenzio, il destino tracciava un
segno indelebile nella mia vita.
L’urlo silenzioso del mio dolore,
è arrivato fin lassù nel cielo
dove tutto era buio
dove tutto era nero
triste è il mio cuore
arido come argilla
arso dal sole
erosa dal vento
Non prova più sentimenti
né gioia né dolore
la mia vita è tutta in salita
il mio corpo provato
ha scordato le gioie lontane
del tempo passato.
Vivo ostinatamente, con la mente
zeppa di tristi ricordi.
L’unica stella che ho incontrato nella vita,
non brilla più
si è spenta per sempre lassù nel cielo
infinito
e nella notte del dieci agosto
le stelle cadenti, lacrime di San Lorenzo
si confondono con le mie
in un mare di malinconia.
Redipuglia
Lassù tra le alte montagne
teatro di guerra, di sangue sparso,
di giovani vite stroncate.
Per volere del nemico crudele
con tanta sete di potere
là giacciono i nostri caduti
per la Patria.
Fra cimeli, bandiere intrise di sangue
resti di armi da guerra,
da combattimento,
riposano i nostri eroi,
i nostri Alpini, i nostri Fanti.
Gradinate immense in marmo
da percorrere,
migliaia di loculi con inciso un
nome, una data
e una scritta: presente – presente
è quasi
come se il militare
rispondesse ancora all’ultimo appello.
Dio se è vero che ci sei,
fa che non ci siano più pianti, né guerre
mai più sofferenze,
fa che regni per tutti e dovunque
la pace
Dona un sorriso a tutta la gente.
Sventola il tricolore
Si intenerisce il cuore.
Alti cipressi fan da sentinelle
a queste vite stroncate, maltrattate
Le note del Silenzio
si diffondono lontano
l’emozione è forte
mentre dal cuore
nasce una preghiera
e lassù scenda la sera.
E così fu
… e così tutto si è compiuto
hai chiuso gli occhi
un ultimo saluto
per te, non ci sarà più vento né sole
a rallegrarti il cuore
Né gioia, né dolore
Solo pace eterna…
Hai lasciato
dietro di te tanto vuoto
tanto dolore
la notte è scesa nera
nel mio cuore
divora la mia vita
che senza di te è finita.
Terra mia
Terra arsa dal sole
bagnata dalla pioggia
battuta dal vento
quanta fatica, quanto tormento
costi a chi ti coltiva con amore.
Terra generosa
quando i tuoi frutti sono tanti.
Terra avara, terra amara
quando non riesci a sfamare
i tuoi figli
costringendoli ad emigrare.
Terra dormiente
il tuo capo si china
sotto una coltre di neve e di brina.
Inno all’amore
Dedicato a te
Amore mio dolcissimo
amore mio grandissimo
mi accarezzi l’anima
con l’alito del vento.
Ristori la mia sete d’amore
con la purezza dei tuoi sentimenti.
Amore sincero, vero
mi prendi per mano
per portarmi lontano
sulle ali della fantasia.
Via, da questa vita
che non sento più mia.
Amore bello come il sole
immenso come il mare
grande, profondo, luminoso
come un cielo stellato
puro come l’animo di un bimbo
appena nato.
Sei accanto a me
mi rassicuri quando la mia strada
si perde nel buio,
mi guidi nella notte dei miei pensieri,
scacci le mie paure.
Sei la mia ombra, la mia forza,
sei balsamo per le mie ferite,
sei la mia luce
che mai si spegnerà!!!
Amore donato
con tanta generosità, gratitudine e umiltà.
Proteggimi, come solo tu hai saputo fare.
Il regno del silenzio
Nel regno del silenzio
regna la tristezza
non entrano i bimbi a giocare
né farfalle a volare
né bianche, né rosse, né gialle.
I viventi piangenti
visitano le tombe dei loro cari
ricordando con dolore
ciò che ha ferito il loro cuore.
Il percorso della vita, fatto insieme
e il calvario, vissuto intensamente
con amore, poi
il distacco che spezza il cuore.
Mentre la Chiesa ti dice: prega il Signore
ma la vita è dura
quando non hai, più nulla da amare
e mai più parole care.
Si fa buio, nel cimitero il sole non splende più.
Si chiude il cancello
alle nostre spalle
non c’è più la forza di pregare.
Il raccontare di queste emozioni non serve a niente
il dolore ce l’hai scolpito per sempre
nel cuore e nella mente.
Basta violenza
Donna, moglie, compagna, amante
con quanto amore e sofferenza
dai vita
ad una nuova vita.
Fin da piccola sei stata educata
a faticare: casa, lavoro
e solo per te esiste la fedeltà.
La responsabilità dei figli
è tua,
e sbagliano la colpa è tua.
Donna maltrattata
da uomini violenti
padri padroni, prepotenti,
ti comprano col matrimonio
per poi trattarti da serva
trasformando la tua vita
in un inferno terreno
con in corpo tanto veleno.
Basta violenza
su donne umiliate, abbandonate, stuprate, uccise.
Basta sangue versato
per mano dell’uomo assassino.
Perché gli uomini
sono figli delle donne
ma non sono come loro?
Le donne chiedono rispetto,
vogliono fermare quella mano
e chi l’ha armata.
Quel sangue innocente
grida vendetta.
Basta violenza
dobbiamo vivere, crescere
in un mondo di rispettoso amore
e poter dire ancora: io amo
non violenza ma riconoscenza
è dovuta.