MAMMA
Nonostante che sei morta
quarantatre anni fa mi ricordo più che
mai della tua tenerezza e della tua
semplicità d’animo perché da questo
saper crescere assieme alla tua vitalità
mi sono accorto da circa venti anni
che il solco tracciato da te non poteva
rimanere incolto dacché questa
accolta spiritualità nel mio spirito
doveva crescere come il più bel fiore
di un campo appositamente seminato
dalla provvidenza divina la quale
progressivamente mi ha fatto diventare
un uomo grazie alla tua gaiezza d’essere
e soprattutto attraverso la tua perspicacia
d’aiutare con la tua devota umanità
i viandanti quando essi bussavano
alla porta per ottenere un pezzo di pane
o un bicchiere di grappa che tu porgeva
sempre con un sorriso allorché essi
non avevano nulla da offrire salvo il loro
vivace volto per ricompensare la tua fatica
di saper nutrire otto figli con il misero
guadagno quotidiano di un tempo quando
l’ultima guerra mondiale era appena finita
e che la gente si accontenta di quello che
poteva raccogliere con il sudore versato
avendo numerosi calli sulle mani dal saper
spontaneamente difendere la loro dignità
d’essere la quale oggi è scarsamente
considerata come un frutto fecondo
in chi vede nel vagabondo un rifiuto in seno
alla nostra amichevole società invece
di una brace consumata della nostra gaiezza.
IL CREARE
Il creare per saper amare
è il passo migliore da compiere
dacché ciò ti dà la soddisfazione
di poter dominare quel focolare
che si sviluppa dentro di te
allorché cerchi d’attivarne
le fiammelle per cullarne la luce.
Il creare per saper donare
è l’orma migliore da assimilare
poiché ciò ti dà il piacere ideale
per offrirti come sei nonostante
l’altrui parere contrastante che
forse intralcia questo delicato fine
per non udirne il focale termine.
LA PAROLE
Hanno quel sapore inestimabile
che rende gioioso ogni uomo
quando ti sei veramente annullato
per seminare quel piccolo granello
di benessere in te stesso il quale
non chiede nulla in contraccambio
a parte la facoltà di rimanere sereno
per divulgarne ovunque la gratuità
allorché il tuo veliero prende il largo
per sostituire la pirateria di chi
vorrebbe tutto per sé in questo
mare aperto ove chi dà sa porgere
prima di riceverne la gratitudine
in questo forziere a portata di mano
quando ne valuti la ricchezza svelata
per non rimanere deluso o triste.
PIU’ L’UOMO
Riesce ad incontrare se stesso
più egli diventa il padrone
indiscusso di se stesso per quando
egli soffrirà meno per aver osato
a penetrare in questa strettoia
che lo rende dipendente di quello
che ha aspirato e udito in partenza
per adornare il suo intendere
senza mai perdere di vista ciò
che adesca i suoi cruciali obiettivi
per introdurlo a conoscere, attuare
e spargere questa sapienza divina
grazie al costo e prezzo supportati
affinché di camminare giornalmente
in questo vitale sentiero spianato.
ORA SONO CERTO
Adesso che posso superare
per mezzo della mia miseria
e dell’entusiasmo raccolto
gli intralci di questa mia vita
sono certo che anche tu puoi
giungere dove nessuno
è ancora arrivato poiché
laddove c’è questa nitidezza
il tuo spirito è impregnato
della volontaria sostanza
d’essere una persona docile
per accogliere la benevolenza
di credere che questo tutto
si è istaurato in te alfine
di dar vigori a questi sapori
che hanno bisogno della tua
veracità di saper vivere
per non marciare qua e là
come fa la gente malinconica
ma di camminare prontamente
da pellegrino affinché
questo tuo crescere, evolvere
e rinnovarti abbino ad essere
un perenne stimolo e una
costante orma per aggrapparti
a ciò che regge l’universo
siccome questa schiettezza
ti porge tutto il suo mondo
con naturalezza e candore
per non essere più schiavo
bensì libero di partecipare
alla sua magnificenza
per aver osato di diminuire
e nel contempo consumarti
tramite la speranza di poter
essere salvato e nell’assimilazione
di meritare questa ricompensa.
NON TUTTO E’ PERDUTO
Quando t’accorge che la speranza
rimane per offrirti il meglio di tutto
che avevi immaginato anteprima.
Quando percorri questa unica strada
che fa di ponte tra te e l’eternità per
beneficiare e sviluppare la sua gaiezza.
Quando odi questo focolare innanzi
per alimentare il suo scintillare dentro
di te alfine di consolidare la tua dimora.
Quando ti viene la voglia di remare
per saper competere affinché abbi
la facoltà d’ottenerne l’arsa sostanza.
Quando scruti l’orizzonte per ricevere
la sua limpidezza allorché ti poni di star
ovunque in questo cofano per allietarti.
Quando ti proponi d’aiutare il prossimo
affinché egli abbia a percepire l’ardore
invece di camminare da solitario.
Quando tutto sembra sparire in questo
momentaneo istante d’amore che resta
allorché tutto si racchiude nel cosmo.
IN PARTENZA
Possedevi quanto basta
per nutrirti senza saperlo
in questa stretta fessura
dove è bello penetrare
per costatare che il fecondo
è già nel nostro cuore
e che il fertile è già
a portata di mano quando
il proprio diminuire diventa
un passo da compiere
spontaneamente per giungere
alla chiarezza dello spirito
in quanto è dalla profondità
che riesci ad intrattenere
l’armoniosità e ricchezza
per saper assottigliare
quello che ti sorreggere ora
affinché di dover assomigliare
sempre più al tuo
divino fratello Gesù Cristo
per osservare in te la sua bontà
che ti spinge a comunicare
lo stesso atteggiamento gioioso
per condurre tutti a Lui.