CONSAPEVOLEZZA

1.

La consapevolezza rimane al livello che è
maggiormente necessario, sia questo fisico,
psicologico o spirituale. È un evento naturale.

2.

Solo quando i bisogni del corpo sono stati appagati, i bisogni psicologici acquistano rilievo,
altrimenti no.

3.

Solo quando i bisogni del “corpomente” sono stati appagati, i bisogni di “cuoreanima”
prendono sopravvento.

4.

Consapevolezza, vivere momento per momento.
Presente, sempre più presente.

5.

“Satchitananda” termine sanscrito il quale esprime verità, conoscenza e beatitudine;
una sola esperienza!
6.

Consapevolezza è il testimone che c’è in te.
Tu sei nel corpo, sei nella mente;
Non identificarti né con il corpo, né con la mente. Tu sei consapevolezza che osserva.

7.

Nella ricerca della verità l’intelletto fa la sua parte, l’emotività la sua e anche il corpo partecipa. Nel cuore c’è la consapevolezza che osserva; fenomeno totale non solo intellettuale e non soltanto emotivo.

8.

Diventa consapevole delle tue azioni, dei tuoi
pensieri, dei tuoi sentimenti, delle tue parole.

9.

Inconsapevolezza, schiavitù. Consapevolezza,
padronanza di sé!

10.

L’uomo vive nelle tenebre dell’inconsapevolezza, agendo senza sapere cosa fa. Spinto da un pesante bisogno inconscio di compiere, rimanendo
intrappolato nell’inconscio.

11.

Nella consapevolezza c’è coscienza
e conoscenza di sé.

12.

Rimembrarsi, ricordarsi, richiamarsi alla memoria, aversi presente.“Rimembranza di sé”.

13.

Quando guardi un albero, una montagna, una
stella, un fiore, puoi essere consapevole dell’albero, della montagna o della stella; tuttavia, sei
consapevole di te? Di colui che è consapevole
di queste cose.

14.

Una sola qualità crea la differenza, la
“consapevolezza”. Presenza attenta e vigile.
15.

Esercitala in ogni luogo, senza obbligo di ritirarti sui monti o nei monasteri, senza rifiutare il mondo.

16.

Abbandona la vanità del mondo, ma non il mondo.

17.

La via più facile per diventare consapevoli è vivere nel mondo; accettando le sfide della vita.
“Maggiore è la sfida, maggiore sarà
l’opportunità di crescere”.

18.

Quando si diventa consapevoli, la consapevolezza non fa parte della ragione, essa è oltre la ragione ed è in grado di osservarla.

19.

L’uomo che vive nella consapevolezza possiede
occhi interiori, intuizione, riesce a vedere. Potendo vedere non ha bisogno di pensare; vedere è
sufficiente, pensare è il misero surrogato di vedere.
20.

Capacità di essere un testimone.

21.

“Atmagyar” termine sanscrito il quale esprime
“conoscenza di sé”. Sentirsi, sapersi e conoscersi.

22.

Il modo ha origine nella consapevolezza
di ogni individuo.

23.

Diventare consapevole significa assumere
le responsabilità.

24.

Responsabile è colui che ha la capacità di
rispondere. Questa capacità può esserci solo se si è pienamente consapevole di sé.

25.

Essere responsabile significa essere vigile,
consapevole, attento e presente.

26.

Qualsiasi esperienza vissuta totalmente
porta alla trascendenza.

27.

Assenza del dualismo, non puoi scegliere,
la consapevolezza è priva di scelta.

28.

Saggezza sempre ribelle.

29.

La proibizione può diventare un invito, una sfida; sfida ad affermare sé stessi.