ADDIO
Alto, maestoso, imponente
per i vicini eri una fortezza
per i lontani eri un faro verde
davi asilo e ristoro ai passanti.
Hai contribuito alla vita di tanti
hai visto nascere e finire amori
hai annunciato tante stagioni
hai lottato con tante tempeste.
Ti muovevi con grazia e imponenza
restando sempre un eroe.
Un giorno la mano dell’uomo
ha falciato la tua vita per sempre,
ora è silenzio, chi ti amava ora
ha tristezza e dolore.
Quella casa che tanto hai protetto
ora è triste sola e depressa
come tutti i lutti del mondo.
Si spera nel tempo
ognuno dà amore a chi vuole
anche a un albero
grande, forte con la natura ma indifeso
dalla mano dell’uomo.
ADOTTAMI
Ero quasi adolescente quando ti conobbi.
Fu amore a prima vista,
per il tuo mare e i tuoi ulivi
resto ancora affascinata, ogni volta
che scopro una nuova insenatura
e splendide colline
sei stata sempre gentile
invitandomi a restare.
Camminavo in punta di piedi
per non farti del male.
Ti voglio troppo bene,
non ti voglio affaticare.
Anche se sono figlia adottiva,
non ti voglio più lasciare.
Non è il sangue che ci lega
ma è l’amore che
una madre sa
dare al proprio figlio.
Come tutti nella vita
ho avuto gioie e delusioni
ma fa parte della vita, e ricordo
bene quel giorno ormai un po’
lontano, quando m’abbracciasti forte
invitandomi a sedere.
Ora più che mai
voglio dirti
ti voglio bene
Liguria bella!
APOLLO
Quante volte ho parlato con te
quante volte ho pianto con te.
Tante volte ti ho detto aspettiamo,
vedrai che tornerà.
Lui carissimo ci vuole bene
tiene a noi e vuol bene anche a te.
Aspettiamo ritornerà.
Non ha deciso lui di partire è stato
il potere che l’ha fatto, per loro
non contano niente gli affetti cari.
Per loro conta solo chi può dire
voglio quello portatelo qui.
A chi importa se noi aspettiamo
a chi importa se noi soffriamo
a chi soffre e non può parlare
importa solo e sempre il potere.
Potere sempre supremo e assoluto
anche se rovina persone per bene
tutto questo lo sai, mi ascolti
soffri con me e aspetti con me.
Peccato che non dica la tua,
forse è meglio che tu non abbia la parola
così non puoi accusare nessuno
e non essere arrestato
altrimenti saresti
vicino al tuo padrone.
ASPETTAMI
Lascia che il sole
illumini la terra
lascia che l’acqua scorra
sempre verso il mare
lascia che il vento
scuota gli alberi
che gli uccelli volino
che i bimbi crescano.
Spera sempre che
gli uomini
imparino ad amarsi.
Lascia che il mondo
vada come sempre.
Ti chiedo una sola cosa,
ferma il tempo e aspettami,
Ti raggiungerò, quando
Tu mi tenderai la Tua mano.
CAMMINANDO
Camminavo per la mia strada,
un giorno inaspettato
quella strada si spaccò,
io caddi in un abisso.
Il dolore è molto forte
son profonde le ferite
io mi dico sono forte
devo farcela da sola.
Con le mie forze sovraumane
ritorno sulla terra.
Davanti ai miei occhi
deserto è tutto il mondo
poi un giorno, fatto strano,
in quel deserto del mio mondo
nacque un fiorellino,
vorrei coglierlo di corsa
tenerlo stretto a me
mi ricorda che son donna
mi ricorda che son viva.
Forse domani cambierà
non posso cogliere quel fiore
appartiene alla sua pianta
che io mai strapperò.
GRAZIE
Una divisa bianca, bianca.
L’ha indossata per tanti anni,
ha dato aiuto a tanta gente,
l’ha fatto con amore, per non
farla soffrire.
Qualche volta vi è riuscito,
altre volte invece meno.
Ora ha smesso di sentire ohi!
Son pieno di dolori.
Ora vuole riposare!
Spera solo che il buon Dio
gli dia forza e volontà
vuole essere sereno e star vicino
a chi lo ama.
Spera solo di scordare i
pazienti rompiscatole e il
telefono che suona nei
momenti inopportuni.
Vuole invece ricordare chi
l’ha spinto ad andar avanti,
da loro ha preso forza
per tanti anni.
Non serve più la sveglia,
vuole solo un buon cuscino e
un comodo divano.
Io gli auguro di cuore che
tutto questo gli succeda,
mi rattrista al sol pensiero
di aver perso una persona
tanto umana.
IL GRANO
Quanti ricordi della mia terra
lontana un mondo dalla mia vita.
Io che correvo felice nei prati
come farfalla di fiore in fiore
l’alba era bella mi dava la gioia
di un altro risveglio
mi portava alla vita
mi portava nei prati
la primavera
stagione eccellente.
Anche nel cuore di bimba crescente
crescevo con la musica delle cicale
facevo la furba nei campi di grano
cercavo papaveri e pestavo gli steli.
La mia mamma che mi vedeva
girava lo sguardo con un sorriso
capiva e sapeva che quella bimba
era curiosa e voleva esplorare
anche se pestava gli steli del grano
quando era tempo della raccolta.
La bimba era triste perché avere il pane
era dire addio alle bionde spighe
di grano.
IL NIENTE
Ho il vestito della festa ma a
me manca la tua voce.
Ho amici cari e belli ma a
me manca il tuo respiro.
Ho la tavola imbandita ma a
me manca l’appetito.
Ho uno scrigno di gioielli ma
non so cosa farne.
Quel che vorrei è soltanto
un po’ d’amore.
Vorrei averti tra le braccia
quando mi sveglio alla mattina.
Sarebbe una gran festa tutti i giorni
della mia vita.
IL SOLE
Il sentiero della mia vita
era oscuro e tortuoso
camminavo sempre in fretta
sperando d’arrivare
anche prima del previsto.
In un giorno inaspettato
quel sentiero s’è schiarito
all’improvviso è uscito il sole
come fosse primavera.
Per la fase della vita io sono
settembrina, ciò non toglie l’energia di
una splendida mattina.
Non speravo più nel tempo
non speravo nella gioia ma
il destino mi ha premiata
incontrando Te quel giorno.
LA GIOIA
Quando arriva la
primavera porta
sempre cose belle
ma stavolta ha esagerato.
Mi ha annunciato una sorpresa
oltre ai fiori, foglie, piante,
lei mi annuncia, un’altra vita.
È qui stretta nel mio grembo,
sarà un fiore rosso o giallo?
In autunno lo saprò
sarà festa per noi tutti
quando in braccio la terrò!
[continua]