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In copertina illustrazioni di: Valentina Bacchin

All’interno illustrazioni di: Chiara Ruffato

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Prefazione

Poesia e colori, come dire parole e musica.
L’espressione in questo connubio è semplicemente straordinaria.
Leggere questo libro è come entrare nel mondo naif, spogliarsi della monotonia dei precetti e immergersi, liberi nel gioco fantastico dell’ironia.
In ogni poesia un soffio di vento che s’annida nelle tenue orme adagiate a ridosso delle nostre umane paure.
Le tavole di questa esperienza artistica originale nel suo genere, ci proiettano alla esplorazione del sentimento umano, a volte vivace barriera, in altre esplosione vulcanica come a dimostrare che dentro di noi c’è l’eterna voglia di rivoluzione.
Conosco Lorenzo da alcuni anni, con lui abbiamo elaborato moltissime idee alcune andate in porto altre sono in cantiere. Ragazzo armonioso come la sua musica dai tratti vivaci, intrinseci di jazz In questo suo lavoro, dopo il successo del precedente Manicomio del cielo, ci stupisce non solo dal lato poetico che è indiscutibile, in particolar modo dal sottile gioco creativo e misterioso, ben architettato, sul quale le parole assumono un doppio significato e alla fine della lettura di tutte e trenta le composizioni si potrà ottenere il nome delle persone cui i versi sono stati dedicati.

L’occhio percepisce la sfumatura delle figure di Chiara Ruffato, complice di questa avventura; ci dedica dei chiaroscuri capaci di catturare l’interesse, come di una scenografia posta sul palcoscenico, svelata dall’apertura del sipario, tre tocchi di bacchetta e li, sul palcoscenico, Lorenzo al pianoforte da inizio al suo concerto. Noi seduti sulla nostra comoda poltrona, non sappiamo dove, immaginiamo il teatro Bolshoi di Mosca, la Scala di Milano, il Metropolitan di New York. I versi come note ci giungono ci narrano storie d’amore, paure e di vita con la delicatezza di un pennello, con la forza di un’orchestra, con la lacrima che scende e l’applauso che chiude.

Luigi Giannelli

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Rara

Ricordo
Ri-accordo
“Rara” che manchi

Non mancherai…

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Sazio

Se potrai vedrai
Se verrai sarai

Non vuoi… non puoi.

Resti chiusa in te stessa
tuo mondo… tu… “essenza”
tua essenza…

non violerò, non violerò…
non volerò.

Amerò questa sazietà…
mia …
tua…
Pienezza…
(pausa)

Sazio… lascio il vizio…
Tizio… non sono…
(ri-fletto).

Spazio e tempo forse nemici…
amici divisi…
Sono sazio
è questo che ho sempre desiderato…

Non conta il resto…
non c’è “testo”.

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Sogni

I sogni sono sempre…
“carezze violente”

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Sorgente fra… gente.

Respiro, fatica voluta… improvvisa.
Colpisce, rinnova… percepisce.
È il sole che soffoca il grano, ardente…
splendente… Colpisce
non ferisce…
È il vento che traccia dei volti fra fuochi e ricordi. Momenti…
non menti
non mento.

La fine non c’è… rimane la terra…
bruciata da poco… dipinge la serra…
quel cuore che prende, protegge e riscalda…
continuare a scaldare
non a bruciare
non soffocare

Sei pronta per respirare?

E’ grano la sera… vestito di luna….
la luce decisa…
comincia la scena…

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Ti perdo

Non potrò mai restituire il tuo senso…
ora silenzio.
Tempo che fugge.
Luce accesa protesta.

Arma… armato… amato…
Chiuso.
Odore chiuso…

ti perdo…

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PARENTESI A P’ARTE

(((Lui: Nella vita le parole sono importanti ma il “senso” ha un altro colore… sapore.
Il pensiero diventa materia ed offre gusto ad altre menti. Non mente.
Esse lavorano con il cuore.
(pausa)
Tu… esempio vivente.
Unico “l’amore” che hai per tua figlia… così puro.
(silenzio)

Lei: Hai ragione si può dire la stessa cosa ma interpretarla in modi differenti.
Il discorso è lungo… molto.
Hai capito in pieno.
(pausa)
Felice di aver letto il tuo pensiero…
Forse è un mio limite… non amo interagire con persone poco recettive.
Fortunatamente tu non lo sei.

Lui: Anche io osservo il mondo e vedo “burattini”
Raro trovare persone a p’arte.
Gioco di parole(pausa) Giusto… gusto(parentesi).
Anche “essere umani” è una forma d’arte a p’arte(sempre in gioco).
Per pochi.
(pausa)
Sei diversa… ti ringrazio;
“diversa persona che sei”.

Lei: Non mi sento poi così diversa… semplicemente.
Penso prima di parlare… ascolto osservo.
Vado oltre.
(silenzio)
Riesco ad adattarmi a tutto.
(pausa)
Ora non ti rompo più.

Lui: Non mi disturbi… non rompi affatto.
Quello che hai detto(scritto) è semplice-mente autentico.
Sono in sintonia con te.
Piacere… piacere(sussurrato mentalmente).
Spero di conoscerti meglio… adesso non voglio romperti… “io”.
(parentesi)
(pausa)

Lei: La sensibilità è diventata una dote di pochi eletti.
Io ne risento.
(riflessione)
Altro discorso articolato.
Vedermi da fuori è diverso.

Lui: Ne risento anche io.
L’arte mi consola.
Come la verità appena letta. E letta. “Eletta”
(pausa)
Poi “non sembrare” è normale è normale…

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//RIFLESSIONE//

Sono al mare “una meraviglia”… come il tuo libro.
Lo leggevo stamattina appena sveglia
L’ho letto… senza mai distogliere lo sguardo.
Mi piace come scrivi…
come riesci a farmi entrare nel significato di ogni singola parola scritta e nascosta.

(Parentesi in pausa con ri-flessione mentale)

—-”I sogni sono carezze violente”
“vorrei ma non posso”
“vorrei”

Sazio lo stesso…
Sazio—-

Lei: I tuoi pensieri sono la chiave di una porta diretta alla vita. Grazie… La mia esistenza ultimamente è frenetica e disordinata… Mi sento come Eva (fiduciosa).
Aspetto una mano che mi porti in salvo…

Lui: La tranquillità è così vicina a noi essere umani basta avvicinarsi… Hai un sorriso brillante… delicato… Non essere mai triste.
Il cielo è ancora più sereno. Ricevere le tue parole è meraviglioso… Leggo di “te”…Grazie… Sei “donna”…)))

È STATO BELLO ANCHE SOLO IN VERSI…

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PER VERSI / NON PERVERSI…

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…

pensiero enorme…
en’orme…
passi di femminilità assoluta…
voluta…
volo…

Delicata questione.
Risposta leggera… carezza.
Nebulosa …osa… Cre-azione di “stelle” …in stella.
Mete”ora” …ora e sempre…

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[continua]