A Diego ed Elia
Parte prima: ricordi e addii
(2006 – 2007)
Ti ricordo così…
Tu, dietro la finestra,
un maglione rosso acceso
e quello sguardo di madre
verso un figlio tanto amato,
che forse non vedrà più.
Questo il mio ultimo ricordo
di te a casa.
Quel giorno me ne andai
guardandoti a lungo
e l’immagine è impressa
per sempre nella mia mente.
La tua figura
sempre più offuscata,
mentre mi allontanavo
e sui nostri occhi
scendeva un triste velo.
E poi…
Accordi di pianoforte
il ricordo di te,
giovane ragazza
che per la prima volta
riempisti il mio cuore.
Castagne al fuoco,
sorrisi e sguardi innocenti
in quel novembre,
quando iniziò l’Amore.
Per gioco,
quasi senza crederci,
passarono inverno,
primavera ed estate.
E poi …
la mia scelta,
di lasciare tutto e tutti,
ci allontanò nel momento
in cui iniziavo a confidare in te,
ma quella notte alla stazione
l’autunno si portò via
sogni e speranze,
su quel treno senza ritorno.
Bora
Caldo,
il vento dell’est
nell’estate carsica.
Gelido,
nel lungo inverno,
sferza la faccia.
Bora,
soffi da sempre
su questa terra,
segnata dalla tua forza.
Non perderti…
Non perderti
nell’oblio di sentimenti
non totalmente corrisposti,
ma sappi cogliere
anche quel poco
che ti viene offerto
da questo mondo
che non dispensa Amore.
Non chiedermi amore
Ti do la mia allegria,
la sicurezza delle mia braccia,
lo sguardo intenso dei miei occhi,
il sorriso indiscreto della mia bocca.
Non chiedermi amore.
Ti offro le mie mani da stringere,
il mio corpo d’abbracciare,
frasi dolci su di un foglio,
un fischiettio spensierato.
Non chiedermi amore.
Ti dedico una canzone,
il mio viso da carezzare,
i miei capelli da lisciare,
un rimpianto da dimenticare.
Non chiedermi amore…
se già non lo è!
Sulla diga
Cammino sulla diga,
mare mosso innanzi a me
e una lacrima il viso mi riga
per il gelido vento che preme.
I miei passi contrastano
con la forza della bora,
gabbiani sulla spiaggia girano
e il campanile batte l’ora.
Passeggio silenzioso
guardando ciò che ho di fronte,
il mio sguardo pensieroso
fissa l’orizzonte.
Un sole rosso fuoco
si tuffa nella laguna,
in questo incredibile gioco
di colori, si affaccia la luna.
Questi sono i tuoi tramonti,
paese natio,
che tanto per me conti
come la madre per il suo “fio”.
Parole al vento
Parole al vento
un giorno gettasti
dal ponte sul fiume,
le vidi cadere leggere,
trasportate lontano,
le rincorsi con lo sguardo
fino a quando si persero
in quell’acqua gelida,
di quell’inverno precoce
che ghiacciò il nostro amore.
Mai finirà
La distanza che separa
la mente dal cuore
è la lontananza amara
di queste stanche ore,
che separano te, o cara,
da chi ti nega l’amore.
Fili sottili a me ti legano,
ma niente sarò ormai,
la tua vita scorrerà lontano
portando con se ricordi gai
e l’immagine di due che si amano
svanirà pian piano, come sai.
Lacrime rigano i nostri visi,
che uniti in un ardore
non dispensano più sorrisi,
l’anima è pervasa da questo dolore,
un giorno saremo divisi
ma mai finirà questo amore.
Una lacrima
Dal cielo una lacrima
si getta nel fiume,
che attraversa questa vita.
Ci sediamo sulla riva
e lo lasciamo scorrere:
troppo facile!
Allora ci tuffiamo
per farci trasportare dalla corrente
e senza paura
affrontiamo le sue rapide.
Solo allora
capiamo di aver vissuto
in mezzo a questa vita
e quella lacrima non è scesa invano.
Te sopra me
Ho ancora bisogno
di ascoltare il tuo respiro
che si confonde con il mio.
Ho ancora bisogno
di sentire i tuoi occhi
sopra i miei.
Ho ancora bisogno… di te.
La vita
Il viaggio di una vita
inizia che non lo sai.
Lungo la strada,
dove ti fermi e riparti,
più volte ti smarrisci
e anche se è difficile
riprendere il giusto cammino
la tua caparbietà ti aiuta.
Salite, discese, corse sfrenate,
anche pause di riflessione,
cieli azzurri e prati verdi,
tempeste di pioggia e aridi deserti
fanno da sfondo
a tutto ciò che ti circonda.
Finirà questo viaggio,
allora sì lo saprai.