“Immensità in cui risuonano passi dell’uomo;
viaggiatore in cammino per impervie cime
anche in quelle più aspre del proprio cuore”
Riconosci i tuoi passi
Passi svelti… stanchi;
sotto il sole… nella bufera.
Sai dove portano i tuoi passi?
Senti che oscure passioni premono
sulla tua vita?
Nebbie d’inquietudine assediano
il tuo cuore?
Non si fermi il tuo passo,
vai oltre l’ambiguità della paura.
Sfoglia nel misterioso libro del tuo essere;
ascolta ciò che si contrasta
nel tuo cuore;
senza conoscere saresti come notte senza luna.
Onde oscure, brumose, potrebbero travolgere
il tuo fragile veliero.
Non sostare dove ti chiama uno sguardo infido.
L’occhio vigile della mente, dell’intuito,
guiderà i tuoi passi:
non ti assalirà ciò che il cuore aborrisce,
quello che non vorresti mai essere.
Su orizzonti lontani, uno sguardo limpido
potrai conquistare, se vorrai,
ogni giorno
giorno dopo giorno.
La vita è un desiderare e camminare
Quello che desideravi
era più lontano,
non sembrava raggiungibile,
ma il desiderio
era come vele spiegate al vento.
Finché,
da vicino,
molto vicino,
l’oggetto desiderato, conquistato,
appariva sfocato,
meno amato.
Bisognava proseguire ancora.
Fin dove?
La vita è un desiderare
e camminare:
Desideri infiniti come stelle.
Scegli
quelli che di più confortano
la vita e poi,
fermati, almeno per un po’.
Stupore di ragazzo
Stupore:
Occhi di ragazzo che vede per la prima volta il mare,
morbido azzurro infinito,
orlato di cielo e di sole.
Il sonno… Il sogno
Il sonno non lo puoi carpire,
viene quando si fa quiete
nella mente.
Viene come un’onda calma,
che dà riposo;
mette ordine nei pensieri;
si adagiano i ricordi:
quelli,
non lasciarteli sfuggire,
danno forza al tuo cammino.
Il sonno…
Il sogno,
la dimensione dell’ignoto
di quello che può ancora essere.
La mano piena di miglio
La mano aperta piena di miglio;
il piccolo uccello lo beccava:
le zampine nude sulla mano del viandante;
era così leggero
poteva stare su uno stelo di grano.
Il viandante non lo impauriva,
entrambi fuggivano prigioni
che nascondevano il cielo.
Il viandante solitario era in cammino,
nessuno lo vedeva,
non aveva potere alcuno.
Un brivido di vento lo accoglieva;
era difficile, ma ariosa la via.
Vi era pace nel suo cuore?
Vi era libertà nella sua vita?
Sì,
non sempre,
ma era chiaro il suo sguardo:
non distorto il pensiero.
Una fragile casa dalle pareti di carta colorata
Una fragile casa dalle pareti di carta
colorata,
inutilmente lucidata.
Il vento la scuote la travolge,
la sposta nel vuoto;
come grandi ali di farfalla
ripiega, quasi palpitante,
sul suolo.
Chi l’abitava?
Volti delusi si disperdono
inquieti.
Passi incerti di bambino cercano
qualcuno che manca.
Rimane nell’aria come
un rimpianto…
per non aver saputo carezzare
mani aperte
quando ancora si tendevano
con fiducia
con amicizia.
Oceani quasi sconosciuti che si avvicinano
Avvolgersi in tanta morbida odorosa bellezza; oceani
quasi sconosciuti che si avvicinano;
cuori trepidanti
che attendono.
S’incontreranno?
Forse.
Nel conflitto duro della vita vedranno il loro vero volto
e sapranno.
[continua]