Maria Laura La Scala - Come fosse per sempre
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia 14x20,5 - pp. 60 - Euro 11,50 ISBN 978-88-6587-8262 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina e all’interno fotografie dell’autrice Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori per il conseguimento del 2° posto nel concorso letterario Marguerite Yourcenar 2016 PREMESSA Scaturisce dai legami la principale fonte di ispirazione, si può cantare la bellezza del creato solo perché ci è stata trasmessa, tutto quello che possediamo lo abbiamo ricevuto da chi ci accompagna e da chi ci ha preceduto. Come accade in natura, anche per l’uomo deve valere lo stesso principio, niente è fine a se stesso. Tutto deve essere donato, nessun albero si nutre dei propri frutti e né la pioggia si disseta della propria acqua. Tutto il bene in qualche modo va restituito. PREFAZIONE C’è luce in queste poesie. E pace. Perché Maria Laura La Scala è una persona luminosa, non di una radiosità abbagliante e vanitosa, bensì soffusa. Sussistono in lei i guizzi fantasiosi uniti alla serenità di chi è nata in un luna park – narra la biografia – e ogni gioco le era concesso; di chi ha vissuto respirando l’aroma dei gelati nel negozio di famiglia e ascoltando le epiche narrazioni sul bisnonno proprietario di un cinema muto, di un museo delle cere e di un serraglio di animali; sulla bisnonna francese domatrice di leoni, su avi cavallerizzi e pianisti… Radici solide dunque, e ben piantate in terra: Forza di antiche radici, come recita il titolo di una sua lirica, e memorie felici. Nessun dolore, nessun tormento, sentimenti che pure tanto poetare hanno ispirato in tutti i tempi. Al contrario: levità; anche quando l’anima si offusca di un leggero velo di malinconia, ricordando il padre andato via troppo presto (Ci sono pensieri). Il passato soave e la natura sono per Maria Laura fonte di forza leggera. Lei stessa è forza leggera, quando corre. La corsa è la sua grande passione e non certo solo un esercizio fisico. Lei ama correre da sola, nei parchi, e più accelera più il respiro si quieta – i battiti regolari e lenti – e allora “passano nella mente e nel cuore i momenti, i giorni, i mesi, gli anni, la vita. Una gara è un po’ come percorrere un’esistenza, parti, vai avanti con tutte le gioie e le difficoltà, tieni duro, stringi i denti, ancora un chilometro … ancora un passo … e infine tagli il traguardo. Correre è pura poesia, come la vita”, mi dice. Maria Laura corre nel vento (e proprio Corro nel vento è il titolo di un’altra poesia di questa raccolta) e diventa un tutt’uno con il paesaggio, le percezioni si fanno acutissime mentre vola. Sente il mutare delle stagioni, il fruscio degli alberi, il ghiaccio sotto i piedi o il sole sul viso, vede il brulicare negli stagni e i piccoli germogli di primavera, sente “le foglie agitarsi cantando in silenzio una canzone”. La corsa è il suo terzo occhio. La visione pacificata dell’autrice si nutre pure di suggestioni dal Giappone, Paese scoperto per amore, e ormai familiare, dato che Maria Laura è sposata con un giapponese. Là, d’estate, si perde in bicicletta tra le risaie ed esplora i fondali tropicali delle isole del Sud, scenari ispiranti. Là ha imparato (o forse lo sapeva da sempre) a stare nell’attimo, “nella grazia e nel mistero… come fosse per sempre”. Il sapore dell’istante è pura essenza, pienezza. Là ha colto appieno il valore del silenzio, quel silenzio che tanto torna nei suoi versi, poiché prende forma, illumina, infonde poesia. E ancora la frequentazione dell’Oriente ha perfezionato la sua idea di beltà, tanto più sublime quanto semplice e imperfetta. Scrive: “…la strada dormiva ancora in una pozzanghera dove tra riflessi di luna le nuvole si specchiano, imperfetta esiste la bellezza.” Fino al componimento Trabocca l’estate, tanto simile a un haiku. Milano, 23 luglio 2017 Come fosse per sempreAll’amore che ho incontrato CI SARÀ SEMPRE
Canterà ancora l’allodola
Ci sono pensieri
Il frinire incessante delle cicale
Sono sola e corro nel vento [continua] Contatore visite dal 03-01-2018: 1956. |
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