LA LAMPARA
Ho visto una lampara.
Tornava.
Lasciava
un mare di scaglie
d’alba gettate.
Sui visi
appassiti
i solchi percorsi
da ore
tuffate
nell’onda
di stanco sciacquio.
Tornava.
Negli occhi
la voglia
di quel solare profumo
di agavi e limoni.
Tornava.
GIRASOLI
Vorrei anch’io
aprirmi,
tendere le braccia
e berne
della luce solare
gocce
di calde parole,
sentirmi scivolare
addosso
e poi
cullarmi
nel sentore fresco
della sera
e timidamente
chiudermi
a sognare.
INIZIAZIONE
Sotto
la chioma folta
di castani neri,
l’uomo solo
non aveva mai
conosciuto la vita
coi suoi sapori veri,
amari di forti umori.
Lei arrivò.
Vestita di ardore.
Di scintille accese
un fuoco
sincero di acre passione.
Sotto
la chioma folta
di castani chiari,
l’uomo e la donna
alzarono
tenendosi per mano.
AL MIO FIGLIOLETTO
Vorrei fermare
quel tuo sorriso gaio
e trattenerlo così
per rapirmi
nei miei momenti
di disagio.
Vorrei ricevere
dai tuoi occhi grandi
e ancora ansiosi
di tutto
gocce di luce per illuminare
i miei attimi spenti.
E vorrei
saperti regalare
nel tuo piccolo cuore,
fasci di bene
per cancellare
ogni ombra
di male.
SERE NON MIE
A volte
portano tristezza,
quelle eterne sere
d’estate.
La luce indecisa
dei crepuscoli afosi,
spegne
le gioie e la voglia.
Si ascoltano i rumori
nascosti
tra il fieno falciato
di fresco
e immobili foglie
più verdi.
Si sogna di correre
su chiare striature
nuvole lontane,
per lasciarsi indietro
quelle inutili ed eterne
sere d’estate.
CONCERTO PER UNA DONNA
Vibrano
salici piangenti
intorno,
e mormorano bisbigli
sussurrati.
Sto seduta
su una nuda
muta
pietra e piango
e canto
il mio dolore.
La pioggia
mi accompagna,
col suo ritmo
stanco
e mi ascoltano
nuvole lente,
lontane,
assenti.
Il vento urla
e batte contro
le mie paure,
i miei perché,
le mie ragioni,
i miei silenzi.
Nel giardino
della solitudine
mi ritrovo
a vivere
di solo
amari ricordi
e vorrei essere
lontana
e vorrei spaziare
in quell’eternità
di sorrisi e giochi.
Ma mi ritrovo qui,
a lottare
sola
contro un triste sentire
che sa di lacrime
e rabbia.
CONTADINI
Sudati
Stanchi
Sfiniti
Sulle
Sassose zolle
Storte di pietra
Secca e rada
Stanno.