In copertina: “Dipingere la via” di Stefano Cirillo
Prefazione
Questa nuova silloge di poesie, “Nel cuore di Dio” di Maurizio Sgarro, come a seguire un sottile filo sotterraneo, rappresenta il continuum con la precedente raccolta poetica “Metamorfosi di un amore” che conteneva già i prodromi di un processo che, inevitabilmente, necessitava di ulteriore ricerca interiore come a scavare nel profondo del proprio sentire, come a scandagliare le più labili percezioni.
Le evidenze dell’esperienza esistenziale di Maurizio Sgarro, unitamente alla costante, forte e solida visione che pone a fondamento del proprio “vivere”, il vibrante sentimento religioso, si fondono in liriche intense grazie alla sua “parola” sempre pervasa da vigorosa spiritualità.
Emerge chiaramente la costante esigenza di entrare nel profondo sentimento, unico ed assoluto come l’Amore di Dio, che può, permettere di avvicinarsi ad una rivelazione che sia apertura alla Vita, meraviglioso “abbraccio avvolgente”.
Ecco allora che, nel deserto del nostro cammino quotidiano, nei giorni della fatica e della speranza, tra le ombre della solitudine e l’ardente desiderio di vivere, Maurizio Sgarro ricerca la sostanza autentica del proprio sé, come ad “abbandonarsi alla musica del cuore”, viaggiando “nell’infinito amore”.
Maurizio Sgarro, come viandante pellegrino in questo faticoso cammino della vita, mette in risalto i profondi valori dell’Uomo che non deve dimenticare la “dignità del vivere”, la fondamentale presenza “dell’immenso amore divino”, l’importanza dell’amicizia come valore fondante nel rapporto umano: e poi, si ritrova la severa condanna alla guerra, simbolo di morte e sofferenza, follia dell’Uomo contro l’Uomo, unitamente all’osservazione della realtà sociale odierna che viene indagata a fondo, riportando in superficie le contraddizioni, le antinomie, l’indifferenza e i comportamenti deformanti che allontanano dal “centro della propria essenza”, nonché dalla liberazione dell’interiorità, dall’offuscamento prodotto dai pregiudizi e dal percorso di fede che si alimenta dell’Amore, della capacità di donare e della compassione.
Nel suo percorso umano, Maurizio Sgarro, che porta dentro di sé le “fragilità d’un cuore sensibile”, offre quindi l’energico richiamo alla coscienza sociale, ad una volontà di dialogo e confronto con gli altri, mai dimenticando che è utile “guardare dentro se stessi” ed essere consapevoli che “la memoria è il sale del nostro futuro”.
La poesia di Maurizio Sgarro si incarna nella straordinaria ricerca d’un “viandante che cerca” e, con le sue parole, entra nel cuore dell’Uomo per comprenderne l’intima essenza, in un continuo rapporto con Dio, fino all’armonia d’una dimensione spirituale che possa dissolvere le ombre e i dissidi dell’Essere, conducendo al misericordioso “abbraccio amorevole”: estatica contemplazione e rinascita purificante.
Massimo Barile