Michele Ginevra - Qualcosa resta sempre - Poesie, aforismi, riflessioni
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia 15x21 - pp. 76 - Euro 10,00 ISBN 979-1259510716 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina fotografia a cura dell’autore Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori per il conseguimento del 2° posto nel concorso letterario «Marguerite Yourcenar 2020» sezione poesia INTRODUZIONE Pßnta ªeé, tutto scorre, così diceva Eraclito di Efeso circa duemilacinquecento anni fa. La vita è un flusso continuo, un divenire e un trasformarsi perenne. Nulla è per sempre, ma ogni cosa nel tempo si trasforma. Tutto muta e passa da uno stato all’altro e il perpetuo fluire e trasformarsi della natura è il carattere distintivo della vita. Questa perenne trasformazione riguarda ogni aspetto della vita materiale e immateriale. Ma in questo passaggio ad altra cosa, che siano esseri, emozioni, affetti, pensieri, situazioni, persino noi stessi, insomma di qualsiasi cosa si tratti, qualcosa resta sempre… una traccia, un ricordo o una semplice sensazione. Ecco, la ricerca di questo “qualcosa” è il filo conduttore di questa raccolta. In questa mia terza raccolta di poesie, contrariamente alle precedenti, mi sono avvalso anche di altri strumenti linguistico-letterari come gli aforismi, ma anche di brevi riflessioni, che si affiancano alle poesie e in un certo senso ne anticipano l’argomento trattato, quasi a voler essere una specie di introduzione alla poesia stessa. In realtà l’idea è sorta riflettendo su come nasce una mia poesia, che ha parecchio a che fare con il titolo e il filo conduttore della raccolta. Una mia poesia non nasce mai di getto: sono pensieri, emozioni che si fanno pensieri, pensieri che si fanno parole, gettate lì in un foglio bianco o scritte a matita nella mia agenda colorata, a volte in una forma che somiglia ad un aforisma, altre volte si tratta di una breve frase o una breve riflessione, e che tale rimane per giorni, a volte anche mesi, qualche volta persino dimenticata, fino a quando altri pensieri fattisi parole vi si aggiungono. Un paziente lavoro fatto di parole spesso riviste, cancellate e sostituite con altre. È così che piano piano prende forma una mia poesia, che viene alla luce solo quando l’ultima parola dell’ultimo verso dell’ultima strofa trova la sua giusta collocazione. Ma quasi sempre di quella prima frase, di quella prima riflessione scritta di getto, qualcosa resta sempre tra i versi della poesia nella sua stesura finale. Il mio auspicio è che il lettore dopo aver letto l’ultima parola di questo libro, possa dire a se stesso: “di questo libro qualcosa mi è rimasto dentro…”. Michele Ginevra Prefazione Silenzi e parole. Ferite e guarigioni. Perdite e nuove ricerche. Risulta nuova, nella scrittura dell’artista, la modalità di anticipare ciascuna lirica con un breve testo aforistico, anch’esso non alieno da una prosodia incantatoria. A testimonianza del legame tra esperienze di vita e linguaggio poetico, basti l’introduzione de La corsa della vita:
La stessa composizione delle poesie raccolte nel volume viene descritta nella Introduzione come una lenta incubazione, che lievita nei giorni e prende forma da una suggestione, un pensiero ramingo, una sensazione impermanente. Restano non scritti altri versi, perché quando arriva l’ora di una inattesa felicità non c’è tempo per rintanarsi oltre la piccola finestra che separa dal mondo. Occorre buttarsi e fare il pieno di nuove forze e parole che non siano più ubriache. Marina Castiglione Qualcosa resta sempre - Poesie, aforismi, riflessioniAi miei affetti più cari, in cielo e in terra…
“Siamo fatti per l’arte, siamo fatti per la memoria, Jorge Luis Borges Qualcosa resta sempre…
“Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Jorge Luis Borges
Il poeta è qualcuno che con i suoi versi
Ho scritto poesie Ho scritto poesie ——————————— Tra le pieghe del silenzio
Mi atterrisce il pensiero è tra le pieghe di quei silenzi quel silenzio privato È da quelle parole nascoste ———————- Prima di addormentarvi
Ah se potessi spazzare via E pensare che ero geloso ma un’anima lasciata sola Perché non mi hai preso per mano Avrei indossato i vestiti migliori, inseparabile compagno di viaggio ———————————————— La poesia ha il privilegio di trasportarci
Vorrei essere poeta ——————————————— La notte è il ristoro dei poeti,
Il giorno s’è svuotato Con il cuore in una tasca Sono l’ultimo poeta [continua] Contatore visite dal 12-10-2021: 1069. |
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