Nel sacchetto vuoto del pane

di

Morena Festi


Morena Festi - Nel sacchetto vuoto del pane
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 40 - Euro 8,00
ISBN 9791259513724

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In copertina: fotografia dell’autrice


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autrice è risultata 2^ classificata al Concorso letterario Poeti del’Adda 2024


PREFAZIONE

Sono spesso le piccole cose, quelle che ci ostiniamo a conservare senza un motivo, a custodire i nostri ricordi più autentici.
Un sacchetto vuoto del pane, una tazzina dimenticata, un cappotto impolverato: oggetti silenziosi che, a guardarli bene, parlano al cuore.
Nei loro dettagli minimi, marginali, si nasconde il senso più profondo della memoria.
Non sono i grandi eventi a farci tornare indietro, ma i gesti ripetuti, la quotidianità che lentamente intreccia la vita al tempo.
I pomeriggi spenti, le serate lente, il fruscio dei passi sulle foglie secche: lì si annida la nostalgia, discreta e potente, per ciò che è stato e non può tornare.
Questa raccolta nasce proprio da quella nostalgia lenta che abita i giorni semplici.
I versi sono gesti d’amore, atti di resistenza, segni di legami invisibili che sopravvivono all’assenza.
La voce poetica guarda avanti, ma porta con sé ciò che è rimasto indietro: un dolore lieve, una speranza sottile, una luce fioca tra le ombre.
Le poesie sono luoghi da vivere, passi da condividere, rifugio per coloro che cercano un senso nel fluire del tempo.
Anche il vuoto può diventare speranza.

Diana Magoni


Nel sacchetto vuoto del pane


Alle persone
con cui ho condiviso
albe e tramonti,
o solo il tempo
di un sorriso.


Nel sacchetto vuoto del pane

Conserverò
nel sacchetto vuoto del pane
briciole di speranza
e scorze amare
di questo tempo arancio.
Conserverò la rabbia
e le parole non dette
e le lacrime versate
ad annaffiare i giorni.
Sterili morgane
conserverò,
sentimenti aquiloni
sull’orizzonte mobile
di albe e tramonti.
Conserverò
nel sacchetto vuoto del pane
il sole e la pioggia
il vento
e le tempeste
di questo esistere
con la paura del domani.


Aggrappata alla vita

Con troppo sale nelle ossa
e il mio cassetto di calzini spaiati
sul piolo più alto
con la spillatrice rossa
a rammendare l’orlo del tempo.


Tra le cose dimenticate

Tra un cappotto sdrucito
stropicciati vestiti
e maglioni sformati
ho ritrovato un ricordo.
Di polvere coperto
stinto il colore
la trama allentata,
è rimasto qui
tra le cose dimenticate.


Solo polvere

Intrecciano le mani
trame di nebbia
a canestro
per il nostro passato.
Confonde il tempo
aggrovigliando
fumose spirali
di giorni perduti.
Annaspano le parole
incespicano i pensieri
s’infrangono i ricordi
tra i marosi della mente.

Solo polvere,
come scia di comete,
rimane.


Non riesco a lasciarti
a chi continua a vivermi nel cuore

Ora,
che hai mani
fatte di vento,
che sono aria
le tue parole,
e i tuoi passi
non fanno rumore,
anche ora,
che troppe stagioni
hanno vestito e svestito
la tua assenza,
non posso
non riesco a lasciarti.

[continua]


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