Con il cuore dedico questo libro a mio marito Fabio.
CONOSCO
Conosco barche
invecchiate
in un porto sicuro.
Conosco barche
mai approdate
che si cullano
nel gioco di un mare,
incatenate di libertà
nel sospirare silenziosamente.
Conosco barche
che con le dita del sole
abbracciano speranze
per un viaggio mai iniziato.
Un uomo ancora la noia
su quel rivo di solitudine
e nelle ali di un sogno
spiega la gioia verso un mare,
ove il respiro è sommerso
dalla prua di una stella segreta.
NEL SOGNO
Il sogno
in una educazione regale
colmò di carezze e di attenzioni,
senza prendersi altra cura.
S’ammantò il vuoto
e: funestato fu il nulla
in un temperato drappello
di gioia.
Sul pagliericcio dell’amore
abile scudiero fu il cuore
con prodi desideri
al banchetto di una primavera.
Armati bastimenti di Virtù,
per diletta anima.
Al fasciame del ricordo
l’infinito nell’orcio di Vita
che gocciola ancor di speranza.
Tra il cordame di fantasia
lo sguardo che vide in una farfalla
valevole Bellezza e il veliero di un respiro.
L’UOMO DELL’INDIFFERENZA
L’indifferenza
ha lo sguardo del vuoto,
la libertà del nulla.
Indicibile tristezza
è dell’anima.
E: il cuor demolisce
tutto d’un fiato la notte
nell’inevitabile inizio
di una coscienza.
SGUARDO
Nessuna parola
ha quello sguardo
di chi silenziosamente
percorre Infinito.
Solitudine gentile,
nel suo simmetrico segreto,
abbraccia l’azzurro
e: oltre le nubi il respiro.
Lunghe spiegazioni di vita
che si rivela lungo le ombre
della via illuminata.
Sotto il lampione
divino suo respiro
d’umana speranza.
IL CUORE
Cuor che, nell’indigenza
ruglia e, nel bere gotto di amarezze,
racconta di imprese mirabolanti
al silenzio dignitoso.
Ascolta l’Impossibile.
Nel regno della solitudine
seduto è sul basto dell’infelicità,
ragguagliando blandizie di illusioni.
Da dietro una feritoia
sogna l’anima
che imprigionò di libertà
il mondo ferruginoso.
NEL TEMPO
E come vien di fretta
il Tempo del domani,
salutando nell’alba il mondo
con le favole eterne della notte.
Si scrolla quel pettirosso,
nel suo canto, l’inverno,
vegliando sui festeggiamenti di sogni.
Nel vento tramontano giorni,
s’agita il silenzio nel ricordo
che con l’ampio respiro
si rifugia nel cuore
e ascolta, nella voce,
il pianto di una stella perduta.
ECO
Silenziosa custode
dentro il tuo cuore
che con occhi loquaci
rifugge verso Verità.
Torba diviene
al pensiero
e: dentro un raggio di sole
sperduta fu indiscreta speranza.
Agitato vento
lasciò stelle dell’oriente
per accordare il suo sibilo
sulle cime dell’Inverno.
Risuona gravitazionale Eterno
nell’anima mai stanca
a questa inutile muta
angoscia del Domani.
- Restare nel vento,
gettare l’anima all’Eterno
e scrivere l’Infinito –
“Il Silenzio conosce l’Assoluto.
Una coccinella arrossisce.
Delirio di un Eterno.
L’Infermità umana
e l’Inesprimibile”.