Frammenti di vita

di

Ofelia Usai


Ofelia Usai - Frammenti di vita
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 40 - Euro 8,50
ISBN 978-88-6587-6015

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In copertina: dipinto di Battista Brevigliero


Prefazione

La nuova opera poetica di Ofelia Usai, seconda in ordine di tempo, s’intitola “Frammenti… di vita”. Nasce dalle sue esperienze di vita e come lei stessa dichiara nella prima poesia “Frammenti” che “…a volte affiorano come sprazzi di sole” e nascono dal suo passato.
Il ricordo delle origini, la sua amata Sardegna, l’esperienza nel Continente dove ha trovato modo d’integrarsi portando la sua umanità a contatto del vivere quotidiano. Accettando la sofferenza che ad ogni uomo è riservata, ma lottando per darle sollievo. Amando la natura e le cose belle del creato vivendone la sinergia positiva. Arriva a lanciare un appello ai compaesani sparsi nel mondo: “Riemergi popolo Sardo!” nella poesia “Madre Terra”.
Ofelia non pretende di cambiare il mondo, ma vuole esternare il suo pensiero, la sua esperienza di vita e questo la porta a scrivere perché lei accetta il confronto. Questo è un personale modo di dialogare, di far conoscere le tradizioni della sua terra d’origine.
Non a caso la seconda parte delle poesie, quelle dedicate a “Vita nel Continente”, inizia con “Il ringraziamento” che è la testimonianza di un Premio avuto proprio nella terra di Brianza.
Un confronto con la realtà che la circonda in questa sua seconda patria che è diventata Monza, dove vive e lavora.
Qui ha trovato tante persone che hanno saputo darle ascolto e, apprezzando i suoi versi semplici, immediati, ispirati alla natura o dedicati alle persone che ha conosciuto, le hanno permesso di confrontarsi e sono nati nuovi rapporti: spiragli di vita, dove la fede condivisa, diviene un ponte d’umanità e stimola così, la sua creatività poetica.
I suoi “Frammenti… di vita” sono divenuti anelli di solidarietà e condivisione.

Maria Organtini


Frammenti di vita


Frammenti…

Ritornano i vecchi ricordi di un tempo
s’incrociano dentro la mia mente
a volte affiorano come sprazzi di sole.

La mia infanzia così breve
la mia solitudine, lontana dai miei cari
e dalla mia terra, quanta malinconia.

Dopo tanto tempo, mi faccio domande
e poi mi rispondo: “forse farei ancora
questo percorso, ma senza gli errori
del passato.”

Con l’esperienza e un po’ di fortuna
la mia terra non sarebbe poi così lontana!


Campi di grano

Correre spensierati, sui campi di grano
fra spighe dorate e papaveri rossi
dove splendeva il sole
era bella l’estate:
senza pensieri e senza tempo.

I contadini falciavano l’erba e le loro messi
portando il raccolto nei granai
frutto del lavoro e della fatica:
pane di ieri, di oggi e del domani.


Il pane della vita

Mi vieni in sogno madre.
Mentre con le tue mani
prelevavi il lievito madre
che poi, di volta in volta,
mettevi da parte e con lo stesso gesto
impastavi e preparavi il pane, le focacce.

Io, piccola ti venivo dietro,
osservando i tuoi gesti,
ascoltando i tuoi consigli.
Mi sembra ancora di sentire
nell’aria il profumo di quel pane
che noi figli aspettavamo per desinare.

Com’era buono,
era il pane della nostra infanzia


Madre Terra

Riemergi popolo Sardo!
Ovunque tu sia, dai voce
alla tua Terra che con orgoglio
aspetta il tuo ritorno.

Ascolta le tue fatiche e ti accoglie
sempre a braccia aperte, ti conforta.
Come una mamma ti attende,
aspetta i suoi figli per riabbracciarli
con i loro cari.

Dare loro il coraggio per andare
avanti, aspettandone il ritorno.
Arrivederci presto. Cara Sardegna.


Il volto di mia madre

Cara mamma, la tua malattia
mi sconvolse la vita.
Vado con nostalgia, cercando
il tuo volto sull’uscio di casa
nel ricordo dell’ultimo abbraccio.
Mi stringesti così forte
che il mio cuore si unì a te
colmo d’emozione.
Nella mia mente, l’immagine
tua, chiusa nello scrigno dei ricordi
appare vivida e vera.
Sarai con me per sempre.


La tua gonna

Con la tua gonna a pieghe madre
che riponevi con cura, dopo averla
indossata nel giorno di festa
mi ritorni in mente:
era la tua gonna preferita.
Allora non c’era molto.
La veste delle grandi occasioni
era sempre quella.
La piegavi con amore.
Quel gesto, resterà insieme a te
per sempre, nei miei pensieri.


Ricordi della miniera

Partono folate di schegge di pirite,
quarzo, nelle gallerie a tratti
illuminate da candele al carburo.
Gridano gli operai per avvisare
i compagni alla ritirata.
Partono le mine, esplodono in mille schegge
i materiali preziosi e diversi che colmano
i carrelli, carichi, allineati sui binari
guadagnando l’uscita della galleria
e portano con il prezioso carico
anche l’impegno degli uomini
per le loro famiglie.
Ricordi della miniera:
sudore e fatica benedetti
nel pane quotidiano.


Vecchie stallatiti

Resistono al tempo
le vecchie stalattiti,
a strapiombo sul fiume.
Le accarezza il calore del sole,
i suoi giochi di luce ti abbagliano
e si trasformano in un manto
d’argento, da togliere il fiato.
Mentre gli uccelli, tornano ai
loro nidi, intonando melodie.
Volando su corbezzoli e lentischi,
aspettano il ritorno dell’aurora.


Scoppiano gli incendi

Bruciano i nostri boschi, dove mani putride
hanno appiccato il fuoco.
Piante, animali di ogni specie, vanno al rogo
ettari di terra vanno in fumo, rasando al suolo
ogni cosa e di tutto ciò resta solo cenere.
Non si placa l’ira della gente che abbandonata
dalle istituzioni, rischia la vita.

Paesi interi vengono evacuati
perché in pericolo di essere travolti dalle fiamme.
Solo un Canadair fa la spola, cercando
di arrivare in tempo.
Quanti danni ha subito il nostro patrimonio naturale.
Perché tanta cattiveria?


San Valentino

In questo mondo così frenetico
ma a volte così romantico e pieno di poesia
brillano i tuoi occhi, mentre ti parlo d’amore.
I miei sentimenti esplodono, come un raggio di sole.
Il mio cuore ti dice: amore sii felice,
perché l’amore è vita.
I nostri cuori esultano, si fondono in un’anima sola.


Cara dolce mamma

Come Maria Madre di Gesù e nostra
che ha messo al mondo il figlio prediletto
di Dio nostro Padre, ha sofferto la sua passione e morte.
Anche oggi, ogni mamma con i propri figli
in qualsiasi parte del Mondo soffre e gioisce
per le sue creature: è lei che ci ha dato la vita!
Ci ha insegnato a volerci bene, guidato sulla giusta via
e protetto da ogni avversità nei momenti tristi.
Con dolcezza infinita, il suo pensiero è sempre con noi.
Noi preghiamo Maria – Madre celeste –
insieme alla nostra – madre terrena –.

[continua]


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