I – Ascolto della natura
Pensieri marini
Camminare sulla riva deserta,
sentire le onde sospinte
da una lieve brezza,
spumano, frusciano sui miei nudi piedi,
scompigliano i capelli,
emanano un odore inebriante di salsedine,
si liberano pensieri e pene.
Una magica armonia
si diffonde quando
declina, al tramonto
nel mare, il sole
rispecchiando sprazzi
di purpurea fiamma;
solo un gabbiano vola
portando nel becco
il cibo per la sua prole,
nel vespero che muore,
mi ridesta e la vita continua.
LA SERENITÀ
Son tornata tra le brezze del lago,
a sfiorare le tue verdi acque,
a respirare la tua frescura
nel silenzio dolce che mi accarezza.
Lasciatemi qua a dimenticare
il traffico della vita in città,
a stemperare l’inquietudine
e i rumori angoscianti.
Aspetterò sulle tue sponde
l’infuocare del sole,
qui la mia anima canta,
stille di speranza,
tra lo sciabordio delle onde,
le anatrine che nuotano,
il dolce olezzar dei gelsomini.
Voglio vivere di luce e di linfa,
smarrirmi in sogni oscillanti
nel vento della sera.
Il FIUME LAMBRO
Vecchi ricordi di un tempo passato,
un fiume scorreva
tra le colline brianzole
verdeggianti e rigogliose,
portando con sé
frescura e allegria.
Strisciava tra le campagne assolate,
in mezzo ai boschi secolari
del Parco che si specchiavano
nelle sue acque trasparenti.
C’era nell’aria il profumo della natura
e una quiete profonda
rotta solo dal passaggio
di frotte di fanciulli.
Ora si è infranta la purezza
delle tue dolci acque,
scorie e frammenti spettrali
vi galleggiano sopra.
Sei diventato colore del fango,
limaccioso e opaco,
sei diventato color del petrolio,
oleoso e puzzolente,
emani un miscuglio
di odori aspri e nauseabondi.
Resto immobile, disarmata
e arresa ad osservare
l’impietoso disastro ambientale.
ATTIMI
Pensierosa, seduta su uno scoglio,
ascolto il rumore del mare
che si infrange sui massi,
con ritmo uguale e incessante,
le alte e spumeggianti onde
mi rinfrescano e mi ridestano
dalle mille inquietudini.
Alzo gli occhi, inseguo la suprema
bellezza dell’immensità marina,
e della costa vicina, amore infinito,
senza argini per la grandezza della natura,
anche se a volte ci perseguita.
Ho lasciato alle spalle
angosce, tormenti, pianti,
che riecheggiano ancora,
un fuggir da giorni tenebrosi,
iniqui e infiniti.
Qui c’è un sole che illumina,
risplende sulle nostre vite,
portando ottimismo, vittoria.
Il bosco
Inoltrarsi in un bosco verdeggiante,
in una tiepida giornata di aprile,
camminando lentamente su sentieri solitari,
per odorare meglio il profumo silvestre
del pino, dell’abete, del larice;
l’odore penetrante ed acre della resina;
per sentire l’aria fresca e salubre
che ti accarezza il viso e ti penetra nelle narici;
è un momento rilassante e delizioso.
Sussulta il mio cuore e tutto il mio essere,
di fronte a questo paesaggio incontaminato,
traboccante di vegetazione,
sembra un’esplosione della natura!
Le mille sfumature di verde, i colori dei fiori
mi fanno dimenticare il grigiore
dei giorni cupi e malinconici dell’inverno.
Ascolto il canto dell’acqua di un torrente
che scende allegra, scorre limpida
e tersa sui sassi levigati;
odo il cinguettio degli uccelli,
ognuno ha il suo suono:
più acuto, più grave, più squillante,
è una dolce melodia.
Ecco, un colpo più secco echeggia nell’aria,
sembra uno sparo, rompe il silenzio,
la quiete e l’incanto del bosco.
Un brivido percorre tutto intorno,
sconvolgendo e turbando
la serenità e l’armonia di questo creato.
A poco, a poco riprende la vita,
Il sole appare nel cielo,
i suoi raggi giocano tra il fogliame
e rischiarano il mio cammino,
portando luce e gioia
alla prodiga natura della valle.
AL MARE; RICORDI 2018
Mi sono svegliata presto stamane,
al rumore incessante dei grilli,
ho spalancato la finestra e tra
i verdi alberi, in lontananza
ho visto l’azzurro mare.
Sono rimasta a lungo, incantata
a rimirar questa striscia luccicante
e a respirar profumi marini.
Nei miei pensieri filtravano
bagliori della mia giovinezza
spensierata in vacanza al mare.
Gioia di camminare sulla morbida
sabbia a volte rovente,
gioia di giocare con le onde,
gioia di perdermi tra l’acqua salata
e il sole accecante.
Poi tornare a casa e
salire di corsa su per viottoli e
gradini irti tra edera e viti,
gerani e ciclamini,
fermarmi col respiro
ansante ma felice.
I VIAGGIAtORI GIOVANI E MODERNI
Partono a qualunque ora,
in qualunque stagione,
da soli o in compagnia,
con il loro trolley,
più lontano si va, meglio è.
Con i treni superveloci
puoi girare l’Europa
in lungo e in largo
e dai finestrini vedi
dei paesaggi fantastici
che ti fanno sognare.
Il mondo è diventato piccolo,
con un volo diretto arrivi,
in una giornata,
dall’altra parte del globo terrestre.
La vita è più piacevole
lontano da casa,
lontano dai problemi quotidiani,
ci si sente più liberi,
ci si sente più euforici,
si vedono cose nuove,
sembra un’altra vita!
[continua]