A te
	Nei giorni squallidi 
di profondo vuoto 
di sogni svaniti 
frantumati 
le tue parole 
hanno asciugato 
le calde mie lacrime 
La dolcezza del tuo sorriso 
come goccia di rugiada 
ha dissetato il mio cuore
dall’ arsura 
della solitudine…
Danzano 
i nostri pensieri 
sulle note d’ una stessa melodia 
simili 
le nostre orme sulla sabbia… 
Creatura 
dai capelli colore del grano 
da sempre 
mi sei accanto 
La tua forza delicata 
il fecondo tuo coraggio 
sono dolci carezze nei giorni bui
Mentre, 
nascosta all’ ombra di un riverbero 
osservo teneramente 
timide complicità… 
	
	Capanne di cartone
	Un fischio acuto 
tagliente 
e il treno 
parte dal suo binario…
Agli angoli della fredda stazione 
i miei occhi hanno visto 
capanne di cartone 
illuminate dalla miseria 
dall’abbandono 
e dalla disperazione abitate 
Dietro vetri 
appannati dalla solitudine 
vite distrutte 
d’ogni entusiasmo 
svuotate 
divenute “invisibili”
Sotto alberi 
addobbati di nostalgia 
aspettano 
con lo stupore  dei bambini 
il dono di un sorriso 
il calore di un abbraccio 
e nel cuore 
la speranza di essere amati 
non soltanto a Natale…
	
	Il Faro
	Sul volto triste di un uomo 
ho letto 
il racconto della sua vita 
trascorsa 
nella solitudine di un faro 
e in fondo al cuore  
scendere la tristezza 
Ora 
il grido dei gabbiani in volo 
riecheggia antichi rimpianti…
	
	
	Dolci ricordi…
	I ricordi mi aiutano
i ricordi mi sostengono
i ricordi mi emozionano…
Mi affaccio dalla finestra
e la pioggia e il freddo pungente
di molti anni
mi riportano indietro…
E’ lo stesso freddo di allora,
quando mia madre
si apprestava ai fornelli
si appannavano i vetri
e in tutta la casa
si espandevano un delizioso profumo…
Ricordi, ricordi
dolci ricordi che aiutano
sostengono
ed emozionano in quei giorni più tristi.
	
	Compagne di scuola
	Tre donne
tre amiche
tre campagne di scuola.
I ricordi
le confidenze
le speranze…
La gioia di un incontro
in un freddo pomeriggio d’inverno.
	
	Vecchio albero maestoso e solitario
	Dalla calura estiva mi rifugio
all’ombra di un vecchio albero
Lo ammiro lo contemplo
maestoso e solitario:
tante le stagioni vissute!
Rami forti ricoperti da folte foglie
si protendono
in un tenero e soave abbraccio…
Tanti i passanti
ai quali sempre hai dato sicuro riparo
Con coraggio fiducia e speranza
hai combattuto le intemperie della vita!
Sebbene essa meravigliosa e bella
purtroppo è assai travagliata…
Ora, vecchio,
con le tue radici forti e secolari
abbracciato stai a colei
che ti ha generato: la madre terra…
Grandioso insegnamento della natura!
Che pur muta e silenziosa
è maestra di vita.
	
	Sconosciuta melodia
	Sconosciuta melodia
dalle velate note
al crepuscolo mi avvolgi
Allieti il cuor mio
Invadi l’anima mia, tutta
Attimi…
di profondo e inteso oblio.
	
	Per le vie di Acireale
	I rossi gerani son tutti fioriti
e adornano
vasti balconi
di palazzi e ville assai antiche
Come cascata d’acqua di ruscello
in un silenzioso e verde bosco
si sporgono i giovani fiori
per allietare gli animi
e riscaldare i cuori
dopo la fredda stagione
Per le solitarie vie
per le strette stradine
lo sguardo s’incanta
estasiato…
Si fa sera
e la luce dei vecchi lampioni
illumina la cittadina
esalta
ancor più la bellezza
di antichi splendori
d’un tempo
trascorso e lontano.