ALICE A PARIGI
Alice guarda la Torre Eiffel
mentre sfoglia Parigi
come un libro e la neve che cade,
diventa una pagina bianca
da riempire con le sensazioni
tra la Senna che gli scorre nelle vene
e le braccia del suo ragazzo
che gli stringono il cuore,
inspirando l’odore dei Bistrot.
Lascia impronte tra i Boulevard
e le Champ Elysee,
felice che i suoi 18 anni
parlino francese
e sotto l’Arco di Trionfo
si fa scattare una foto
perchè il tempo si prenda una pausa
e un bacio possa lasciare,
il sapore di una vacanza
al di fuori di una stanza.
ATTIMI DI TE
La mia bocca sulla tua
e le parole sopra i fiori
mentre il miele scivola
sul gambo e si attacca alle dita
che ti accarezzano la pelle bianca
come spiaggia,
l’amore fa onde grandi
e mi trovo tra le mani
granelli di sabbia e infiniti
attimi di te.
A TESTA IN GIU’
Cammini come la neve che scende.
In silenzio mi prendi
le distanze dal cuore,
con gli occhi mi graffi
e con le mani strappi
i giorni dagli anni appesi
a testa in giù.
Ti perdi lasciando
tracce tra i casini miei,
non ti chiedi più,
perchè sei te
il sogno che mi tiene sveglio.
COLORI
I tuoi passi
rimbombano
nelle stanze vuote del cuore.
C’è un quadro alla finestra
un sorriso dipinto
tra una mano tesa
e un capogiro
dovuto ad alcool che scorre
come i giorni
in una vita da vivere.
Sono ambra,
in terra di siena,
grigio perla tra il seno,
labbra che lasciano
macchie di colore
su di te,
bianco ghiaccio
che scioglie il giorno in notte
tra un bacio e l’amore.
CONTORNO OCCHI
Non ci sono paesaggi,contorni occhi.
La testa è pesante, l’alcool lascia tracce
e macchia il cervello, indelebile.
Eppure sento che lontano non sono.
Potrei ancora farcela
a prendere l’universo
Disperso e tragico.
La vita è una bottiglia
senza messaggio,
l’aiuto te lo sei scolato
e i brividi fanno parte
del tuo profilo.
Le grinze, quel senso di schifo
appiccicato alla pelle,
non te lo togli più.
EPILOGO
Spargerò le mie ceneri
per farne
uno strato di polvere
per cuori in soffitta.
Come una macchia ostinata,
resistente all’amore sarò.
FIGLIA DI TE
Torni a casa,
come l’animale nella tana,
spaventata dalla normalità.
Magari ti hanno anche fatto sorridere
e quando ti dai,
te ne vai dove puoi vedere,
il tuo corpo che può godere
se il sentimento è uno straniero,
dove tutto sembra vero,
dura poco, perchè anche stasera
senti i suoi passi,
far finta di dormire
e tenere chiusa la bocca
per non far uscire i sogni
mentre entra dentro di te,
come se cercasse qualcosa.
Fosse quella la scusa,
mi metterei a cercare
un modo per non nascere
figlia di te.
GLI ANZIANI SONO LACRIME
Gli anziani sono lacrime
di anni che scivolano
su pelle frastagliata
da onde mosse dal tempo.
Hanno il profumo della memoria,
sensi distratti,
fanno cerchi di solitudine,
gettando un grido d’aiuto
in un mare
che non li sa ascoltare.
Spinti dalla corrente,
diventano l’orizzonte
della vita ma quando sorridono
formano arcobaleni,
lasciando ricordi
dalla terra al cielo.
GUSTO DI VIVERE
La libertà la trovi nel palato,
nel gusto di vivere,
in polvere di nuvole su ali d’aereoplano,
sulle labbra di chi ami,
in frequenze radio.
Nella canzone che canti
non conoscendo le parole.
HAITI
Haiti è una ferita nera
su pelle bianca,
unghie tra la polvere e
detriti sul cuore.
L’affanno del mondo
a fare l’amore.