Rino Gobbi - Massime, battute, aforismi, paradossi
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia 14x20,5 - pp. 120 - Euro 11,00 ISBN 979-1259510525 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina: «Comedy and Tragedy theatrical mask isolated on a red curtain background» @ backup16 – stock.adobe.com PREFAZIONE Rino Gobbi presenta una cospicua raccolta di aforismi, massime e battute di vario genere che affrontano molteplici tematiche e rappresentano una costante riflessione sull’umano esistere. Massimo Barile Massime, battute, aforismi, paradossiI tre partiti al governo sono come la Trinità, la differenza è che in cielo vanno d’accordo, mentre in terra si azzuffano continuamente. Gli ospiti portano felicità sia quando arrivano che quando partono. Se sei stato escluso, non arrabbiarti perché ti hanno escluso, chiediti invece perché ti hanno escluso. Regalare rose rosse è amore, regalare rose gialle è gelosia, non regalare rose è avarizia. La suocera: Ci sono vipere qui? Per rendere migliore la vita, io non voglio rovinarmela con le diete. Carlo d’Asburgo: “Sul mio impero non tramonta mai il sole!”. Perché bisogna chiederci se esista Dio per crederci? Su su, venga giù. Cara, sono in cimitero… Sì, sono vivo. La follia può squarciare ciò che vedo, la morte lo squarcia ancora meglio. Dentisti?… Quello che ti mettono in bocca te lo tolgono dalle tasche. Somiglia tutto a sua madre, non è di certo un corno! Se penso al problema esso esiste, se non ci penso non esiste: il pensiero è la realtà in cui viviamo. Per fare la dieta senza fatica bisogna mangiare spesso un bel piatto di digiuno. Non ditemi che sbaglio nella vita, perché ci rimango male, e ci rimango male non perché sbaglio, ma perché me lo avete ricordato. Settimo, non rubare! Il destino è nel passato non nel futuro, perché tutto è già stato programmato. Meglio poco e tutto che tanto e insufficiente. In famiglia si parla del neonato che assomiglia al papà, alla mamma, al nonno… Toni dice che assomiglia al compare; gli altri lo guardano male, e lui: “Tutti hanno detto un nome, e perché ne ho detto uno anch’io…”. Hegel dice che con il di fuori di sé il sé può riconoscersi, e ritornando a se stessi si è qualcosa d’altro… Sicché una volta che si è capito chi si è, non si è capito un cavolo. Il morto soffre? La morbosità non è perché lei mostra, ma perché non dovrebbe mostrare. Incontro parrocchiale… per adulti. Dottore: bisogna fare una dieta seria. La vita è una maschera seria che ride. L’unica consolazione per il morto è che non deve più morire. Sono triste perché non riesco a soddisfare tutte le cose belle che mi capitano. Danno tanto… Tanto danno… Non riesco a costringere mio figlio a fare qualcosa, ma a non farla sì. Il primo cartello fuori dal negozio: “Prodotti senza conservanti”. L’orologio mi è caduto e si è rotto anche se l’ho tirato su subito. Nei Paesi del nord tutto è in ordine, niente resta da fare… Che noia, meglio l’Italia. Mamma, ho trovato dei giornali porno. Non possiamo affermare che il nulla non esiste, visto che ne stiamo parlando. Mettere a ruolo, cioè fare una lista dei “morosi”. Non occorre fare diete, basta mangiare meno. Meglio i capelli senza cappello che cappello senza capelli. Io vedo solo il mio punto di vista. C’è la siccità, il buco dell’ozono, le acque che si alzano… Maledetti loro, per forza la terra si rovina! Chi non fa beneficenza è perché non ne sente la necessità; chi la fa ne sente la necessità: entrambi hanno fatto quello che dovevano fare. Cave canem (attenti al cane). Con il sopruso sessuale dei gay si dovrebbero punire i colpevoli con la loro stessa moneta. Magari! dicono loro. Bisogna lasciare agli anticorpi il tempo che si organizzino prima di prendere medicine, altrimenti si offendono e la volta seguente se ne infischieranno del tuo male. I due amici van Gogh e Ligabue si incontrano per la strada. Gli animali non sanno che dovranno morire, l’uomo purtroppo sì. La vera realtà è la rappresentazione di se stessa. Ho un chiodo fisso… nel femore. Dicendo che non c’è postuliamo qualcosa che c’è. La pianta dialettale: se la buta, la buta, e se non la buta la buto. La paura di morire può inibire la consapevolezza di dover morire. Ho cantato poco con lui. Il marito alla moglie: Trova tu uno stallone come me!… anzi, meglio di no. Per le notizie che riportano bisognerebbe denunciare i telegiornali e i giornali per istigazione alla violenza. Tu hai il geometra contrario al lavoro? Io ce l’ho in casa… Il classico esempio della resilienza è la volpe di Esopo, che non riuscendo a mangiare l’uva dice che è robaccia. Il Pollaiolo (che aggiunse Romolo e Remo sotto la Lupa) era un ladro di polli? [continua] Contatore visite dal 25-05-2021: 1059. |
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