Sogni poetici

di

Rossella Giuliani


Rossella Giuliani - Sogni poetici
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 56 - Euro 11,00
ISBN 9791259511454

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


Prefazione

Nella silloge di poesie, dal titolo “Sogni poetici”, Rossella Giuliani offre la sua visione lirica che diventa un autentico tripudio degli elementi naturali e delle meraviglie della Natura.
Il cuore della poetessa vibra e coglie la bellezza del mondo circostante, percependo le atmosfere ed alimentando le immagini di tale dimensione: il risveglio della Natura, come anche la creazione della poesia, diventano “divina apparizione” e lo sguardo della poetessa coglie e fissa le più labili percezioni d’un universo lirico sincero e delicato.
La visione poetica è pervasa di un sommesso recupero memoriale e di struggenti ricordi, che si miscelano con un senso di solitudine di “un’anima solitaria” ed una velata malinconia che fa da sottofondo in numerose poesie.
Durante il processo lirico si delinea la dimensione naturale che domina la scena con poesie dedicate alle quattro stagioni: l’autunno con la quiete nei boschi ed il tiepido sole; la primavera con il ridestarsi della natura nella sua “immutata bellezza” e l’incanto tra papaveri e narcisi; l’inverno con il manto bianco sulla campagna e il “calore del focolare”; e, infine, l’estate con il sole che “danza splendente”.
Lo sguardo della poetessa si sofferma anche sulle suggestioni del mare sentito come “respiro di vita”, struggente ed infinito, impetuoso e rassicurante; e si abbandona ad ammirare la Luna “custode fidata dei più intimi segreti” e “musa ispiratrice degli umani desideri”; e poi, il mare di stelle e le lucciole “tremolanti”; il crepuscolo che culla nel “declinare del giorno/le umane fatiche di una semplice vita”; il silenzio della notte che custodisce i pensieri; il dolce ricordo d’infanzia “dell’odore di carrube e di limoni” che ancora culla l’anima.
V’è poi una poesia dedicata al piccolo borgo di Castelluccio, che si vede in fondo ad una strada sinuosa che si apre sulla piana, e la mente della poetessa vola libera in un abbraccio “ancestrale”, anzi, direi universale.
La sua anima solitaria, “nascosta dagli sguardi”, si nutre di “piccoli ricordi” e sogni; si strugge nella solitudine di pensieri, tra sogni dimenticati ed infranti, nostalgia d’infanzia e la “morsa” della malinconia.
La candida voce di Rossella Giuliani diventa canto di un’anima che sente il respiro vitale del mondo naturale e si nutre della sua pace e della sua dolce quiete, per oltrepassare il senso di malinconia che avvolge con i suoi struggenti ricordi e per “rincorrere le parole perdute”.
Il respiro lirico, a volte dolente, si unisce al respiro della terra: ecco allora che, nella Parola della poetessa, l’atto salvifico s’incarna nella gioia di poter essere “cullata dai sogni d’infanzia”.

Massimo Barile


Sogni poetici


Di fronte a me il mare. Respira, di Vita.


Il mare

Di fronte a me il mare.
Respira, di Vita.
Di morte.
Di dolci attese, di dimenticati addii.
La notte e il giorno si inseguono, come due amanti,
si perdono nella sua profondità.
Ed io sento struggente ed impetuoso il suo respiro,
come un infinito e rassicurante alito di vita.
Di morte.
Di Vita.


Il mio gatto

Il mio gatto dorme
e il mondo tace.
Perfetta armonia tra uomo e animale,
ancestrale benevolenza tra due anime.
Il mio gatto si muove, danza antica ed immutabile,
padrone discreto della casa riprende possesso del suo spazio,
per dilettarsi in una caccia immaginaria,
per inseguire odori e suoni di un mondo a me
sconosciuto.
Il mio gatto guarda dalla finestra, immobile e fiero,
come un guerriero scruta il campo di battaglia,
mitologica creatura plasmata da un dio antico.
Il mio gatto si fa accarezzare,
muta e calda benevolenza,
concedendomi per un attimo
il dolce piacere di ingannare il tempo.


Lasciati mirare (luna)

Lasciati mirare, austera guardiana della notte,
custode fidata dei più intimi segreti.
Dagli insonni giacigli salgono a te mute preghiere,
anelano alla tua benevolenza,
come assetati viandanti l’acqua che ristora.

Lasciati mirare, antica guardiana della notte,
tu che sei musa ispiratrice degli umani desideri,
luminosa guida dei naviganti,
benevola amica della vita che nasce.

Nelle notti stellate fulgida apparizione,
il tuo ardito spettacolo lenisce i tormenti,
antica e immutabile bellezza che consola,
dell’umana natura non conosci il destino
ma del gravoso fardello allevii il peso.


Primavera

Nei campi si odono i passi di Proserpina,
la natura ridesta di immutata bellezza,
stende le membra intorpidite da Borea,
si lascia scaldare dal morbido sole.

Di ginestre e papaveri indossa l’incanto,
si adorna vezzosa di primule e narcisi,
la testa cinge di una corona di magnolie,
ai piedi calzari di verde erba fresca.

Con tali fattezze si muove regina
tra nuvole perlacee di mandorli e ciliegi,
si disseta con acqua limpida di ruscello
dilettandosi della compagnia di cervi e caprioli.

I suoni del risveglio si spargono nell’aria,
voci di fanciulli nelle strade e nei giardini
si uniscono al richiamo di cinciallegre e cardellini,
come canto di ringraziamento alla divina apparizione.

O dolce primavera tanto attesa,
al cuore dei poeti sempre cara,
risvegliaci dal sonno che ci prende
per cogliere bellezza sempre nuova.


Coccinella

Piccolo cavallo di Mosè,
ti appalesi d’improvviso alla fine dell’inverno
qual atteso auspicio di benevola sorte,
ti posi delicata su un davanzale o su un poggiolo
attirata dal profumo della salvia e del timo;
con piccoli voli tra i fiori del giardino
ti muovi tra le foglie della calendula e del tarassaco
finché il curioso sguardo degli umani
ti distoglie dal tuo calmo e solitario andare.
Così le ali stendi dalla rossa livrea
di nero punteggiata per dono di Urunti,
ti sollevi in volo come una piccola navicella
ondeggiando alla ricerca di mondi sconosciuti.


Autunno

Con Eos il mattino si desta di luce,
il cielo con grazia si veste di rosa,
dal soffio di Euro è avvolta la terra
che della notte pari al dì è messaggero.

Nei boschi la natura respira di quiete,
di oro e di porpora si veste mirabile,
cammina leggera su un tappeto di viole,
dal tiepido sole si lascia scaldare.

Una volpe si muove tra i cespugli di ginepro,
uno scoiattolo saltella alla ricerca di ghiande,
dal suo ramo un gufo s’invola per la caccia,
uno stormo di balestrucci prosegue il lungo viaggio.

Nei campi si odono voci chiassose,
la vigna si anima di gesti operosi,
i suoi frutti gli uomini colgono allegramente
trepidando nell’attesa del divin nettare.

Autunno quieto e saggio,
tu che vesti la vita di nuovi colori,
aiutaci a cogliere oltre i dolori
il continuo rinascere della natura.


Castelluccio

All’apice di una strada sinuosa e dolente
lo sguardo si apre di meraviglia sulla piana,
ardito spettacolo che ripaga ogni fatica,
gratuita benevolenza della natura.

La mente s’invola su per i monti, che paiono
cingere in un abbraccio ancestrale
le case martoriate del piccolo borgo,
poi scivola giù fino alla valle del Pian Grande
perdendosi tra le morbide fioriture della terra.

Nasce primigenia la senape gialla,
attende l’apparir del papavero rosso,
in bianche vesti al fiorir cerulo
fremono spose la camomilla e il leucantemo,
circondate da damigelle in violetto fiordaliso.

Testimone di tal bellezza la millenaria Lénta,
essa nasce primigenia fra la neve marzolina,
minuta e delicata cresce timida ma forte,
simile a perla nel suo guscio adamantino
dolcemente rivestita della variopinta fioritura.

Mirabile opera della natura,
laddove ardua l’altezza appare
si inchina il mondo a tal miracolo
per una pianta ed il suo frutto.


Inverno

Di Borea la voce si ode sui colli,
col gelido soffio avvolge la terra,
un morbido sonno si spande nell’aria,
di ore il giorno fa dono alla notte.

La natura si veste di un manto regale,
di bianco ricopre le cime dei boschi,
cammina leggera su un tappeto di foglie,
dono mirabile del soffio di Euro.

Uno stambecco sfida le gelide creste,
tra i rami dei pini riposa la ghiandaia,
un riccio si accoccola in un anfratto di radici,
nel ventre della terra la vita s’attende.

Nelle case il fuoco scoppietta di castagne,
i bambini si dilettano con muschio e ghirlande,
aspettano trepidanti la Sacra Notte
che il cielo e la terra di luce rallegra.

Inverno foriero di bianche speranze,
tu che accogli il vagito del divin bambino
allieta i poveri animi intorpiditi
col docile calore di un focolare.


Crepuscolo

Si affollano sulla cima di un colle,
bianche di lana bianca,
sembrano morbidi batuffoli di capelli
che il vento carezza con dita sinuose;
di ardite forme si fanno sembianze
ad allietare gli occhi che il giorno salutano.
Si allungano sulla valle le membra della notte,
vestite d’arancio con drappi di rosso
accendono di fuoco i tetti delle case,
si adagiano superbe tra rivoli e viottoli
a divenir padrone dell’ora che giunge,
a cullar nel docile declinare del giorno
le umane fatiche di una semplice vita.


Estate

Per Ostro l’aria odora di pioggia,
disseta la terra arida di vita,
nel ciel il sole danza splendente
rubando alla notte il tempo che fugge.

I campi si vestono di rosso e d’arancio,
si adornano delle candide sfumature dei gigli,
la terra feconda partorisce i suoi frutti
qual mirabil dono del sorriso di Demetra.

Un’aquila volteggia sulle cime rocciose,
due farfalle variopinte svolazzano giocose,
all’ombra di un boschetto si disseta un capriolo,
un lupo si muove guardingo nella radura.

L’odore di salsuggine si rinnova nell’aria,
riverbera l’acqua ai raggi del sole,
accoglie i corpi trepidanti dei bambini
in un utero primordiale di dolci speranze.

Estate miraggio di lucenti ardori,
tu che rinasci al passo di Proserpina,
custodisci i nostri più intimi sogni
come semi fecondi di vita nuova.


[continua]


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it