«Mi chiamo Samanda Pettinari, nata nel 1981 a Montegiorgio, una pittoresca cittadina nella provincia di Fermo. La mia carriera è iniziata come ragioniera nel 2001, ma la mia passione per il benessere degli altri mi ha spinta a reinventarmi professionalmente. Ho ottenuto la qualifica di OSS (Operatore Socio-Sanitario) e successivamente mi sono laureata in Scienze Infermieristiche. Ho anche completato un master di primo livello in Management delle Cure Primarie e Territoriali e attualmente sto frequentando un altro master in Wound Care, il mio obbiettivo è quello di continuare a crescere e riuscire a intraprendere il percorso Magistrale in Scienze Infermieristiche.
Sono un’infermiera libera professionista e opero principalmente nel territorio fermano, sia a livello domiciliare che collaborando con strutture convenzionate con l’AST di Fermo.
Parallelamente, sono anche docente nei corsi per OSS, dove condivido con entusiasmo le mie conoscenze e la mia esperienza con i futuri operatori sanitari e formatrice nell’area della protezione civile in progetti condivisi a livello nazionale.
Il volontariato ha un posto speciale nel mio cuore. Ho iniziato il mio percorso nel volontariato nel 2004 sono attivamente coinvolta in primis come donatrice e dal 2021 sono membro del consiglio direttivo con l’AVIS di Montegiorgio. Dal 2014 attiva come volontaria e poi come dipendente per circa due anni, con la Misericordia di Montegiorgio, con cui ad oggi ancora collaboro attivamente. Dal 2017, faccio parte dell’associazione CIVES, il Coordinamento Infermieri Volontari per le Emergenze Sanitarie. Queste esperienze mi hanno arricchita profondamente, permettendomi di contribuire in modo significativo alla comunità.
Sono immensamente grata alla mia famiglia che mi supporta ogni giorno, anche nei momenti più difficili. Sono orgogliosa di ciò che ho realizzato e credo fermamente che “volere è potere”.
“L’assistenza infermieristica è un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio. È una delle Belle Arti. Anzi, la più bella delle Arti Belle”, come sosteneva Florence Nightingale. Non ci limitiamo a somministrare farmaci o a rilevare parametri vitali; ci prendiamo carico e cura del paziente e della sua famiglia in modo globale, affrontando insieme emozioni sia belle che brutte.
Purtroppo, la nostra professione non è ancora pienamente compresa e riconosciuta dalla popolazione. Spesso veniamo chiamati “IP” o semplicemente “signore” o “signorina”, ma noi siamo Infermieri, con la “I” maiuscola. Attraverso le mie riflessioni, spero di farvi conoscere meglio il nostro mondo, fatto di dedizione, competenza e umanità.
Sono disponibile anche a fare degli spostamenti su tutto il territorio nazionale per far conoscere la mia opera».