Werther Zabberoni - Viaggio nel tempo
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia 14x20,5 - pp. 70 - Euro 8,50 ISBN 978-88-6587-6176 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina: fotografia di Roberto Zabberoni La più grande esplosione di sempre, un grande “Bang”: tic-tac, le lancette cominciano a girare. O giravano già? Il tempo è incominciato (o c’era già da tempo?) Non è tempo di pensare a questo, non c’è tempo di parlarne, non c’è tempo di far niente: il viaggio è ormai iniziato.
C’è il mio tempo e il tuo tempo: c’è un tempo per nascere, per vivere e per morire, un tempo passato, presente e futuro. Il passato è ormai noto, il presente a volte incerto, il futuro sconosciuto. Il tempo che passa diventa la storia, dell’uomo, una storia, di un uomo e di una donna. Il tempo è veloce se felice, lento se penoso. Il tempo di amare e di odiare, di pregare e di perdonare, di creare e di uccidere, di volere e di negare, di esplorare e di conoscere, di correre, di fermarsi e di riposare. Che fare del tempo? Affrettarsi a vivere bene, come scrive Seneca, pensando che ogni giorno è in se stesso una vita o imparare a sognare, fermando il tempo, per cercare di rendere eterno ciò che invece rapidamente e di continuo sfugge tra le mani? Non perdere tempo, vai a tempo e sincronizzati con le persone, con la natura, con Dio e con l’universo intero: così, forse, spenderai bene il tuo tempo. Forse…
La foto di un viaggio fissa un istante e, per pochi secondi, un momento diventa eterno: il tempo si arresta, il sogno si avvera. Un orologio segna il giorno, finalmente fermo su di un’ora, due mani si avvinghiano strette, per vivere e per tenere, per sempre, quell’attimo di emozione e di gioia e per resistere a quello scorrere, che tutto porta via, inesorabile, come la corrente del mare. Roberto Zabberoni Prefazione Come a seguire il filo narrativo che funge da collegamento tra le varie fasi liriche della silloge “Viaggio nel tempo”, Werther Zabberoni offre la sua visione delle dinamiche esistenziali sempre accompagnate dalla precisa scansione dei tre tempi lirici, che svolgono la funzione di una proiezione emozionale nella dimensione temporale, tra passato, presente e futuro. Massimo Barile Viaggio nel tempo
Un giorno il tempo con le ali Da allora il tempo volò sempre veloce, Da quel momento scorre, Regala però anche tanta saggezza, L’uomo moderno non riesce mai La terra e la luna, Invece all’uomo sottrae PASSATO
Big Bang, Prima del niente, Un boato impressionante, In quel fatidico momento È la prima immagine Di quel magico evento
Lungo le rive del Nilo Una feluca bianca silenziosa E come sempre, PRESENTE
Non so più che cosa dire Non si ferma mai un momento, Non ha paura di niente, Vede sempre chiaro
E l’erba cresce Mentre uno
All’alba del terzo millennio In cielo per tutti ci sono In ogni cuore Per tutti ci siano Ogni giorno nel mondo Così, d’ora in poi, Ci sia sempre qualcuno che prega Quest’uomo FUTURO
Non sei una stella, Da molti anni Hai salutato la placida luna Hai così varcato Ed ora inizia Tu continui a parlarci Ma la tua odissea nello spazio Ma tu puoi continuare lo stesso E resta comunque vivo il sogno
“Non c’è luogo Col tempo Dove? I primi avamposti Raggiungere altri pianeti Ma un giorno l’uomo È il capodanno del tremila, Son trascorsi mille anni, Al Polo Nord non è più freddo, Nei weekend non si va più al mare, Non ci sono più deserti, Son scomparsi i continenti, Ma alcune cose [continua] Contatore visite dal 25-11-2015: 2785. |
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