Enrico Bonfiglio
Occhi
Con una mano copro gli occhi per non vedere il buio intorno a me.
Mi nascondo dalle parole senza suono che rimbalzano sui miei pensieri.
Ricordi lontani coperti dalla brina del tempo passato.
Voci che non sento per non ribellarmi dalla tensione e dalla voglia d’innamorarmi di te,
che sei solo vapore sui miei occhiali.
Mani umide distolgo dal volto e rimango con occhi arrossati a contemplare
il vuoto dentro me.
Mattino
È inutile seguire stretti rifugi abbandonati ai lati dei cassonetti della vita.
Energie spese per riempire il proprio odio contro le maldicenze altrui.
Spiriti di selvaggia memoria s’insinuano lungo i cornicioni dell’anima,
ribellandosi al fastidio delle sensazioni di pura disperazione
di un’effimera luce,
che trapela da sguardi spenti alla gioia.
Maria Teresa Bonifazio
La più grande ricchezza
Parlerò di segreti annegati nella ruggine dei ricordi.
Quando da ragazza sognavo un amore dolce sincero
e un caldo focolare dove vivere e progredire.
Quando il grande sentiero della vita s’apriva
affascinante, inesplorato davanti a me.
Quando gaio, pieno d’allegria manifestavi
il gran sorriso, dalla bocca tua,
ma ancor più dagli occhi tuoi audaci e fieri.
Quando travasavo i più puri sentimenti
da cuore a cuore, guardandoti in quegli occhi
senza proferir parole.
Quando eri la mia forza e speranza,
la libertà e l’amore, che ogni giorno
cresceva in me.
Mi sorprendevi, mi sconcertavi, mi rassicuravi,
mi rallegravi, mi spronavi.
Lontani sono ormai i mattini dei nostri vent’anni,
quando giovani spensierati e snelli
assaporavamo la linfa della vita.
L’anime e i corpi nostri vestivan di colori
che non erano mai tristi.
Tutti i sogni come magici cerchi nell’acqua
si allargano sempre più e li abbiam visti pian
piano avverarsi e poi svanire…
Come svanita è la più grande ricchezza,
che allora ci sembrava eterna:
la giovinezza.
Rosa Cirillo
Primavera
Preludio d’estate il mare:
carta crespa grigio-azzurra
s’illumina
di tremuli luccichii.
Preludio di serenità l’aria luminosa:
tutto è calmo
immerso nel chiarore solare.
Due ragazzi
sul muretto del lungomare
si abbracciano
nel tiepido sole di marzo.
Cuori
Colleziono cuori di pietra
scolpiti dal mare
quando bacia la spiaggia
Ciottoli informi
forgiati dall’onda
nell’eterno fluire
ricordi di amori
che vanno e
vengono
perennemente
come la risacca
Gianluca Corbellini
Senza quasi respirare
Quali nuvole aspetta ancora quel bambino
infilate in se come perle, e il tremore delle mani
mentre scorda come si allacciano le scarpe
e poi s’annoda i piedi in quel vecchio molo
dove anche il mare ha smesso di parlare
e tu ragazza, non dimenticare certi giorni
né il colore degli occhi che aveva quel mattino
alzando i gomiti in linea d’orizzonte
senza arrenderti, senza quasi respirare
di chi trattiene l’aria nell’infinito vortice
come bruma che penetra i vicoli deserti
s’abbassa il vecchio suonatore di strada
in cerca delle stagioni, a ricordarti di vivere
di non dimenticare i sogni tuoi incerti
né il passo lieve dei cavalli a dondolo
perché vedi, contare i denti con la lingua
come bendarsi, e non saper riconoscere il miele
da sembrare cieca alle carezze, quasi acciaio
e poi le mani divenute improvvise
di un lungo autunno di foglie secche.
Cristiano Fant
Anime allo specchio
Specchio che riflette
Anime illuse rivoltate
Da immagini illusorie
Create in un istante
Di disattento osservare
Si muovono a rovescia
Par che vengano
Ma se ne vanno via
Anime perdute che
Non san guardare
Nemmeno dentro loro stesse
E cercano in un riflesso
Particolarità lasciate
Dentro abissi di paura
Terrore che non scema
Nemmeno con la luce
Che la notte nera
Pure rischiarandosi
Non riesce a portar via
Anime già soggiogate
Da pensieri nati inutili
Da ritrosie di movimenti
Mai capiti nella loro
Si pur breve
Intenzionalità
Anime sporche di quel fango
Tipica macchia
Lasciata dall’ipocrisia
Nel tentativo vano
Di rendersi migliori
Muoiono per poi dannare
Nell’eternità
Vito Ricchiuto
Infatuazione delusa
L’affetto non è calore,
ma una pulsazione elettrica,
scivola sino al cuore
e il battito ne vanifica.
Sprazzi di suicidio
Quando le tribolazioni un tempo
nell’illusoria simmetria
si torcevano strane,
cercare, in ogni travaglio, solevo
una trave, non dico molto,
per poter tramontare
Barbara Santoni
Un po’ del tuo tempo
Prendi un po’ del tuo tempo solo per te.
Fermati e guarda intorno,
non importa né dove, né quando.
Siediti, guarda la vita reale
mentre scorre, dimenticando
per un attimo le solite cose.
Fai entrare nella tua anima
nuove emozioni.
Annusa l’aria, anche se inquinata
di falsità, odio, ipocrisia.
Ma è l’odore della tua vita.
Apri il tuo cuore al mondo e
le vibrazioni nuove che sentirai
scioglieranno dolcemente
tutte le cicatrici della tua anima…
Gianni Sardi
Pensiero
Camminavo da solo
L’altra sera
Passeggiavo
E non pensavo che
Io amo ancora te
Camminavo e, mi sentivo pieno
Pensavo di essere contento
Ma,non mi accorgevo
Che mi manchi tu
Non mi accorgevo
Che l’aria del mattino
Il saluto della gente
Il sapore della vita
Era vuoto senza te
Sconsolato, rimasi sconvolto
Alla vista di due innamorati,
la mano nella mano
essi si amavano
essi si amavano
come io avevo amato te
fu allora, fu solo allora
in cui mi resi conto
che ho bisogno di te
come l’aria che respiro
come i fiori del sole
come gli uccelli dell’aria
torna, torna
e non andare via
resta qui con me
piccolina mia,
tanto, non potrò darti
che tutto me stesso