Opere di

Loretta Conte


Jennaro (Vernacolo napoletano)

Friddo è Jennaro
ma nu poco ’e sole
dint’a ’sti ccase
trase.

’A vvote, ’o sole s’annasconne
miez’ê nnuvule
e nce leva ’a priezza d’’o calore.

’O ggelo se fa sentere
’int’a cchest’osse noste,
e ntrizz’….’ntrizziti
camminammo
pe ’sti strate.

’O calore d’’e stufe
nce cunzola
quanno trasimmo
int’ê ccase noste.

Ncopp’ a na pultrona
’e velluto, sunnammo
’a primmavera assaje luntana;

’o canto ’e ll’aucielle
miez’’e ffronne
e ’e sciure che sguigliano
dint’ê ciardine.


Traduzione in lingua italiana

Gennaio
Freddo è Gennaio/ma un poco di sole entra nelle case/A volte il sole si nasconde tra le nuvole/e ci toglie la gioia del calore/Il gelo si sente in queste nostre ossa/e infreddoliti camminiamo per le strade/Ci consola il calore delle stufe/ quando entriamo nelle nostre case./ Sulla poltrona di velluto,/ sogniamo la primavera che è ancora lontano/il canto degli uccelli tra le fronde/ e i fiori che germogliano nei giardini.


Luci di Natale

Si accendono al crepuscolo
Fili di arcobaleno
Stelline scintillanti
Figure presepiali

Dolce e chiara la notte
che accoglie
Il Bimbo della Vita
Il Bimbo dell’Amore
abbraccia il mondo,
l’Universo intero

Si riaccende la speranza,
si rinnova e feconda la terra
L’Umanità ritrova “Amore”
nella fervente Luce della Fede


Il camino

Lo scoppiettio del legno
ardente nel camino.
Ricordi di un uomo
che, muovendo
rami secchi e frondosi
riscaldavano
il cuore e il petto
di chi viveva intorno.


Sogni

Sogno
Il sorriso di Dio
nei bimbi,
nei fanciulli,
nei giovani,
negli anziani.

Visi di Gioia
ricolmi
di tenerezze infinite,
sussurri d’amore,
accoglienza,
stupori.
Meraviglie
di tutto il Creato.


L’amicizia

L’amore di un amico
è un dono caro,
prezioso come l’oro
nascosto in ogni cuore.

L’amico ti dà fiducia,
ti leva dagli affanni,
ti dà comprensione.

L’amico tuo è sincero
sempre te lo trovi.

Quando l’incontri per strada
Insieme a te cammina,
la sua parola è buona,
illumina la mente e il cuore.


La vita è un dono meraviglioso

Cosa c’è di stupendo nella vita
se non guardare le bellezze del Creato,
i bei colori dell’arcobaleno,
il cielo limpido e sereno,
il grande mare azzurro,
il caro volto di un amico,
il dolce viso della mamma.


Che cos’ è l’amore

L’amore è una rosa
che sboccia tra le spine.

L’amore è brezza leggera
di primavera,
ti accarezza e ti fa sospirare.

L’amore è emozione,
ti apre la mente e il cuore.

L’amore è incanto,
L’amore è meraviglia,
L’amore è una forza creativa,
dona energia alla vita.

L’amore è poesia,
musica dolce
che penetra nel cuore,
non ti fa pensare …


La poesia

La poesia è un’amica
che tiene compagnia,
quando ti senti solo
e malinconico.

Ti aiuta a star tranquillo
Quando, con una penna
scrivi pensieri e rime
che dal cuore escono.

Tu vuoi scrivere la verità,
per consolare il cuore,
quando non trovi pace
su questo terra.

La poesia è antica
come il mondo;
è uno strumento creativo,
un eccellenza d’arte
che ti fa sospirare.


Battiti d’ali

Sono battiti d’ali
lievi, lievi,
i versi che ora
palpitano nel cuore.

Non sono parole
ma note musicali,
che su un pentagramma
volano leggere.

E’ musica che nasce
nel cuore;
s’adagia dolce
sulle labbra
come il miele.

Amore sussurro,
Amore sento
uscire dalle dolci labbra
che lievemente
si posano sulle tue.


La speranza

Se il male tu fai
nel fango finisci.
Se il bene tu fai
la Luce chiarisce.

La vita è un’altalena
che mai non finisce.
A volte si scende
altre volte si sale

Solo la speranza
non perdere mai,
sotto al suo braccio
camminerai felice.


L’amore per la famiglia

Si risveglia l’Aurora al primo raggio,
si ridesta dal sonno l’uomo saggio;
salmodia le Bellezze del Creato
scrutando la natura con lo sguardo.

Con rinnovata Fede ed energia,
l’uomo ritorna a vivere la vita.
Compie la sua missione con ardore,
in perfetta sintonia con l’Amore.

Scende la sera,
dolce è il suo ritorno a casa.
Abbraccia con lo sguardo i familiari
a ciascuno dona baci e sorrisi

Le rughe stanche che coprono il suo viso
ora si distendono,
trovi riposo;
l’amore per la famiglia
è gioia di vita


Gentil donna

Emerge la tua Luce
negli anfratti solitari
del cuore.

Tra aiuole profumate
di speranza
con lo sguardo carezzo
una piccola rosa,
bocciolo innocente
su vergine stelo.

Nell’ansa dell’aria
vibrano in silenzio
lontane emozioni.

Nei sogni appari
come Musa divina
Incontro di anime
nel giardino dell’Amore.


Auguri

Donarti un fiore
oggi lo farei.
Non chiedermi
perché
te lo dirà la rosa.

Petali di ricordi
che ad uno ad uno
si sfoglieranno…

Sono i ricordi belli
della tua gioventù
trascorsa.
Un bocciolo profumato
e roseo,
gli albori
della tua adolescenza.

Fresca e di rugiada
la tua giovinezza.

Saggi e maturi
i tuoi vegliardi
anni.

Splendida,
come sempre,
la rosa è il fiore
che parla della vita.

Ricordi belli,
ricordi tristi,
racchiude
questo fiore che
nei giardini,
è il più bello,
regale e avvenente.


La via

Limpide acque
che scendete a valle.

Lussureggianti
colline sempre verdi
sulle cui pareti
rimbalza l’eco
di rintocco delle campane.

Elevate lo sguardo
del viandante
che sale sentieri
irti e scoscesi.

Porta con sé
il fardello della vita,
stanco e sugli omeri
ricurvo,
per il pietoso andare
lungo la via.


Desiderio di Dio

Il lampeggiare
di fuoco della Tua Luce
divampi in ogni cuore.

I colori
dell’ arcobaleno di Amore
s’infiltrino tra le tenebre della terra,

dove i popoli si combattono
nell’odore di morte
che si respira nelle vie confuse
dalla violenza, odio e rancore.

Fa che nasca l’amore
la gioia, il dialogo di Pace

Fa che i bimbi ritrovino
il sorriso,l’abbraccio fraterno
degli adulti,
il sapore della vita.


Lampedusa

Lampeggia “Faro di Pace”
sui derelitti barconi.

Rischiara di speranza
i volti di uomini,
che dalla patria fuggono…

Ove il furore di guerra, di odio
calpesta,divelta case, annienta
l’umana dignità di tanta gente.

La Patria messa in ginocchio,
accecata dal fumo per
il divampar di fuoco,
nemico dell’Amore
non dà quiete ai suoi erranti figli
tra meandri vie,
anfratti dedali colmi di fratricidio.

Caino, come polvere al vento
sollevato da meschine vendette
colpisce a morte “Innocenti”
che di timor fremente
guizzano alla vita.

Atterriti, inermi
cercano Lumi di Pace e di Speranza

“Tu, o gloriosa e verdeggiante “Lampedusa”
accogli sul tuo seno come una mamma
i poveri “naufraghi” che senza Patria
cercano le tue quiete coste
tra mille e impetuose onde
sollevate da tempeste e venti di guerra.


L’Amore

Scende come torrente l’Amore,
fonte di Grazia.
Illumina le menti
riscalda i cuori
arricchisce l’animo,
infonde pace
trasforma, sublima
ciò che dal fango è tratto.

Grato a Dio
è l’uomo che
esce dalla sua miseria,
umilmente va incontro al fratello.
Riflette,
chiede perdono,
riceve grazia.

Ascolta in un afflato dolce
i palpiti reconditi,
i miserandi pensieri,
le sue pene.

In un caloroso abbraccio degli spiriti
l’uomo trasmette gioia
Essenza dell’Energia vitale.


Non voglio perderti mio Dio

Quando avverto il silenzio della notte,
gli occhi si chiudono per il sonno;

quando la paura mi assale,
avverto il senso di vuoto

quando le tenebre colgono
il sapore del male, la tentazione
più forte mi assale.

quando le tenebre cedono
il posto all’aurora,
l’alba sorge più viva e rosseggiante.

quando la spada acuminata
di parole vuote feriscono
lo spirito sensibile;

quando le guerre, l’odio
le malattie e la morte irraggiano,
filtrandosi nelle pieghe dello spirito;

un odore di acredine,come rancore
rimuove il profumo della Pace,
ed io, non voglio perderti mio Dio!


Il Perdono

Un velo bianco
si posa sull’anima
avvizzita e stanca;
un balsamo che lenisce
le ferite.

Copre lo schianto
della disperazione;
attenua il tessere
filiforme del rancore.

Gesù, ha detto
prima di morire
“Padre perdonali
perché non sanno
quel che fanno”

L’uomo che ha coscienza
la ripete;
nell’intimo del cuore
trova
Perdono e Pace.


Paura

Ho paura di perderti
solo nel sogno potrei amarti
oltre la memoria.

Ho paura della solitudine
del silenzio che copre la tua, la mia voce…
Vagare nell’ombra dei ricordi.

Ho paura di perdere la speranza
di un amore impossibile,
che aleggia nell’aria
come un fantasma di ricordi

Ora tra le mie mani,leggera
la tua mi rasserena.
Il calore delle tue dita intrecciate alle mie,
il vento lieve del tuo respiro,
il tepore del tuo corpo
premuto leggermente sul mio.
Ora non ho più paura.


Odore di mosto

Sapido odor di mosto
Trasudano le botti
al vendemmiar
delle campagne in festa.

Succosi e prelibati vini
Il contadino prepara
pigiando acini d’uva maturi,
scevri di vinacce
nello stridente rullo.

Splende luce di gioia
sui visi
colmi di sorrisi
nel ricevere
Il transustanziato vino e pane
in sangue e corpo del Signore.

Sublime Amore
Dolcezza,
Misericordia,
Pace
gusta lo spirito
per l’intimo abbraccio
con l’Eterno.


Peregrina il mio spirito

Peregrina il mio spirito
tra anfratti scogliere
ascoltando il silenzioso
frastaglio del mare.

Avventurosi sogni
intiepiditi dal sole,
emergono da questo
sciabordio fluttuante
di onde salmastre.

Supine sirene
che vi cullate
dolcemente
in un amplesso abbraccio
alle scogliere;

dolci sono i vostri canti
ed ammalianti per coloro
che si soffermano
ad ascoltarvi.


Silenzio

Ho tanto desiderio
di silenzio,
solitudine
io cerco
nel mio cuore.

Vorrei dar spazio
e rendere visibile
quel che sento

Dolce silenzio
che mi rasserena
mentre vado
cercando l’Altro,
che del mio cuore,
è il centro

Colui che ha dato
alla mia vita
la vera identità,
l’armonia
dell’essere se stessi.


La cascata d’acqua

Avanzo, con passo lento
e cadenzato, lungo il sentiero
che mi conduce al monte.

Un fragore d’acqua,
odo scendere dall’alto,
lambendo rami verdi e sassi in pendio.

Il fiume nel suo letto la raccoglie,
con molta riverenza e gran rispetto
Essa, con movimenti
sinuosi e lievi
scende a valle,
bagnando i campi e i dolci frutti
della terra.


Na fenestella (vernacolo napoletano)

Ce sta na fenestella ncopp’ ’a strata ’e Tarsia,
int’ê quartiere ’e Napule
cu na lucella che steva sempe appicciata.

Na vecchiarella arreto a ’sta fenesta
cu nu surriso ncopp’ô musso,
mme salutava sempe quanno io passavo
cu na mana peccerella e gghianca.

Pareva n’angiulillo ca era sciso d’’o cielo
cu na faccella tunnulella e ddoce.

Teneva dduje uocchie che pparevano ddoje stelle
e pprufunne parole ascevano d’’a vucchella
che regnevano ’o core ’e cuntentezza.

Mo nce passo ê vvote sotto a ’sta fenesta,
ma ’a fenestella nun respira cchiù
e ’a luce ’e chella stella io nun veco cchiù.

Na nustalgia me scenne dint’ô core
ricuorde d’ ’e cunziglie suoje
e ll’ammore che mme dette ngiuventù.

Traduzione in lingua italiana
C’è una piccola finestra su via Tarsia,/ nel quartiere di Napoli/ con una piccola luce che era sempre accesa./ Una vecchietta dietro alla finestra/ con un sorriso sulla bocca,/ mi salutava sempre quando io passavo/ con una mano piccola e bianca./Sembrava un angelo che era scesa dal cielo/ con un viso
ovale e dolce/Aveva due occhi che sembravano due stelle/ e sagge parole uscivano dalle sue labbra/ che riempivano il cuore di contentezza./Ora ci passo a volte sotto a questa finestra,/ ma la piccola finestra non ha più vita/ e la luce di quella stella io non vedo più./ una nostalgia è venuta nel mio cuore/ricordi dei suoi consigli e l’affetto che mi ha dato in gioventù.


’O lupo ’e mare

Na forte vuluntà , t’ accumpagnava
quanno vulive fa’ quaccosa;
nisciuno stiento te fermava.
’O mare era ’a passione toja.
A bbuordo ’e na varca a vvela,
quann’ era ’o turno tujo,
t’addurmive felice, ncopp’ a ll’onna.

Dint’o’ core e a’ mente
purtave sempe ’e cunziglie ’e mammà.
Ella te diceva:
“figlio mio, nun te scurdà ’o curaggio.
Ll’hê avè dint’ ’e ffatiche e ’e pprivazzione;
ogne vvero lupo ’e mare se cumporta
cu annore e ddignità nzin’a ll’urdemo viaggio!.”

M’allicordo, quanno partiste
p’ ’o mare de’ Caraibi;
appriparaste cu ppassione e pprecisione
ogne ccosa, ncopp a cchella varchetella.

Claudio ’int’a’ varca se muveva cu attenzione,
pricisione e ssenza pressa.
Ll’ormegge suoje tenevano sempe,
pure cu nu viento forte;
ê bbote faceva cinquanta nodi.
Affruntava ’a fatica cu mmetodo e mmaestria.

Dint’a’ nuttata, cu ’a luce d’ ’a torcia, liggeva e ssignava
’int’ ’o ggiurnale ’e bbuordo quantu cammino
êva fatto ’int’ ’a jurnata e ’int’ ’a semmana.
Te fidaste d’ ’o mare e dd’ ’o viento
’O sole d’ ’o tramonto era ’a meta toia.
Tenive tanta tennerezza p’ ’a famiglia
e ire sempe pronto,
cu ’o surriso ncopp’ o’ viso,
a ffa’ na bbona azzione.

’A serenità toia,
se liggeva dint’a ll’uocchie,
pure mmiez’ e’ sufferenzie e ’e mmalatie.
Io t’ arringrazzio, fratu mio,
pecchè, allummenato d’a ’o Sole,
sî stato n’esempio e’ comme se campa e ppo’ se more.

(Versi dedicati al fratello, Claudio, dopo la sua dipartita avvenuta all’età di 55 anni: il giorno1 4 Giugno 2010)


Traduzione in lingua italiana

Il lupo di mare
Una forte volontà ti accompagnava/quando desideravi impegnarti;/nessun sacrificio ti scoraggiava./Il mare era la tua passione./ A bordo di una barca a vela/quando era il tuo turno/dormivi felice sulle onde/Nel cuore e nella mente portavi sempre i consigli di mamma/Ella ti diceva:”Figlio mio non dimenticarti di avere coraggio in ogni lavoro e sacrificio./
Ogni vero lupo di mare si comporta con onore e dignità fino all’ultimo viaggio!”/ Mi ricordo quando partisti per il mare dei Caraibi/ogni cosa preparasti con passione e precisione su quella barca a vela./ Claudio,nella barca si muoveva con attenzione,precisione e senza fretta/I suoi ormeggi erano saldi anche con il forte vento;/a volte il vento aveva una forza di cinquanta nodi e più/Affrontava la fatica con metodo e competenza/durante la notte con la luce della torcia,leggeva e segnava nel giornale di bordo/quanto cammino aveva fatto in un giorno, una settimana/Ti fidasti del mare e del vento/Il sole del tramonto era la tua direzione./avevi tanta tenerezza per la famiglia/ed eri sempre pronto,/con il sorriso sul viso a fare una buona azione/La serenità tua si leggeva negli occhi, anche in mezzo alle sofferenze e malattie./
Io ti ringrazio fratello mio,perché illuminato dalla Luce del Sole/sei stato un esempio di come si vive e poi si muore.



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